Archive for 08/05/2020
Ordinanze regionali sulle riaperture: comunicato della Fib
In relazione alle ordinanze emanate dalle Regioni e dai Comuni in merito alla ripresa dell’attività negli impianti sportivi, bocciofile comprese, si ravvisa che spesso tali ordinanze sono in contraddizione tra loro e che in alcuni casi permettono la pratica all’aperto, in altri casi consigliano la pratica all’aperto, in altri casi ancora permettono l’uso degli impianti sportivi e a volte includono lo sport delle bocce nelle attività permesse, in altre non menzionano lo sport delle bocce fra le attività permesse.
La FIB, nel pieno rispetto delle norme emanate dal Governo nazionale, ha consentito, al momento, esclusivamente l’allenamento in forma individuale degli atleti di interesse nazionale.
È evidente che la FIB non può predisporre piani di riapertura dell’attività sportiva sulla base di decine di ordinanze regionali e comunali di differente contenuto.
Pertanto, la Federazione continuerà ad attenersi alle disposizioni del Governo nazionale che per loro natura stabiliscono regole e parametri uguali per tutto il territorio nazionale.
Si sottolinea infine che, laddove le ordinanze locali lo consentano, la riapertura dell’attività esula dalle autorizzazioni federali per la ripresa dell’attività nelle bocciofile e per l’eventuale riapertura dell’attività federale ufficiale. La responsabilità di tali aperture ed il rispetto di tutti i protocolli igienico-sanitari sono di esclusiva competenza dei Presidenti delle Società in accordo con i Comuni, se proprietari, e che tutte le tutele previste dai protocolli di sicurezza devono essere rispettate verificando inoltre la validità delle coperture assicurative per lo svolgimento dell’ attività all’interno dei Bocciodromi.
Bocce e fase 2: la parola al Professore Antonio Spataro
“Torniamo tutti in bocciofila!”. L’invito, sincero ed accorato, arriva dal professor Antonio Spataro, direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport e medico federale dalla Federbocce, dunque perfetto per capire quali siano i benefici e quali gli eventuali rischi di riprendere l’attività in questa tanto attesa Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Professore, sono tantissime le persone che praticano le bocce, molte non più giovanissime. Come è stato l’impatto con il Covid 19?
“Parliamo di uno sport antico, ma con una spiccata connotazione sociale perché accessibile a tutti. Non a caso sono moltissimi gli atleti iscritti, parliamo di oltre 100 mila persone in tutta Italia. Le bocce sono particolarmente indicate per la terza età, fascia in cui sono ovviamente più frequenti patologie croniche. Una circostanza che ha purtroppo favorito molti decessi tra i nostri tesserati, temo più di cento”.
Le bocce sono così praticate anche per i tanti benefici.
“È vero, questo sport è importante a livello fisico e psicologico. La pratica regolare delle bocce permette di migliorare l’apparato cardiovascolare, muscoloscheletrico e metabolico, ma è a mio parere fondamentale l’aiuto che può dare alla nostra mente. Parliamo di uno sport di carattere competitivo e decisamente socializzante, in grado quindi di incidere positivamente su umore e autostima. Durante una partita poi si possono incontrare persone di età ed estrazione sociale diverse, evitando dunque il rischio isolamento che per molti, dagli anziani ai disabili, può essere pericolosissimo: credo che le bocce possano essere in molti casi una valida alternativa agli psicofarmaci”.
È opportuno tornare a giocare già in questa Fase 2?
“La ripresa va assolutamente favorita. Se non ci sbrighiamo avremo troppi casi di ansia e depressione. Se si seguono le indicazioni del governo, muovendosi in sicurezza, sono il primo ad incoraggiare chi pratica a riprendere, accantonando la paura. E poi le bocce non sono uno sport di contatto, si può giocare all’aria aperta, in particolare petanque e volo, ed è semplice contingentare gli ingressi. Anche nella raffa, che è al chiuso, si può tornare a gareggiare con le necessarie protezioni. L’importante è uscire dalla sedentarietà e recuperare la giusta forma fisica e mentale”.
Linee guida allenamenti sport individuali: comunicato del Presidente De Sanctis
Sono state finalmente emanate le linee guida sulle modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali all’uopo pubblicate.
Dal momento che, nonostante la rilevante ed intensa attività di squadra svolta, la FIB non rientra nell’elenco riconosciuto dal CONI degli sport di squadra, sono autorizzati esclusivamente gli atleti d’élite individuati dai rispettivi commissari tecnici ed inseriti sul sito. (Si comunica che a seguito valutazione del tecnico di riferimento è stato aggiunto all’elenco l’atleta Lucarelli Lorenzo (Lucrezia – PU).
Al di là dell’apparente complessità delle linee guida generali previste per tutti gli sport, la scrivente, in via d’urgenza, sentito il settore tecnico, ha disposto la ripresa degli allenamenti individuali per gli atleti d’élite alle seguenti condizioni:
- Gli atleti dovranno essere muniti di apposita autorizzazione da parte della FIB centrale, da esibire per l’accesso all’impianto sportivo (spazio al chiuso o all’aperto appartenente alla bocciofila/sito di allenamento). Si ricorda che gli allenamenti autorizzati nelle bocciofile/bocciodromi/palazzetti dello sport riguardano gli atleti d’élite della Federazione e le società sportive ad essa affiliate, iscritte al Registro CONI/CIP, diversi da quelli consentiti a tutti i cittadini negli spazi privati e pubblici.
- Il sito sportivo/bocciofila individuato deve essere previamente comunicato alla scrivente per il debito nullaosta.
- L’attività di allenamento dell’atleta è subordinata all’assenso del Presidente o legale rappresentante della bocciofila/società sportiva interessata, in accordo con l’ente proprietario (solitamente Comune) o la persona fisica/azienda proprietaria.
- L’impianto sportivo, quando l’allenamento si svolge all’interno del bocciodromo, dovrà essere pulito giornalmente e periodicamente sanificato da parte dell’ente/persone gestori, con particolare riferimento agli attrezzi utilizzati, agli ambienti dedicati alla pratica sportiva, agli impianti di ventilazione.
- L’impianto sportivo dovrà essere dotato di disinfettanti/gel igienizzanti e consueti dispositivi, quali guanti e mascherine a norma.
- L’atleta e gli eventuali altri operatori sportivi (tecnico/preparatore atletico/ accompagnatore specializzato opportunamente ed esclusivamente richiesti dagli atleti della boccia paralimpica e delle prove veloci della specialità volo) dovranno mantenere tra loro un distanziamento di almeno due metri.
- Tutti gli atleti interessati dovranno essere muniti del certificato d’idoneità agonistica regolarmente rilasciato da un medico dello sport (DM 18/02/82 – DM 04/03/93 per gli atleti paralimpici); essi dovranno produrre un’autocertificazione attestante l’assenza d’infezione da SARS Covid e di rischi eventuali di contagio.
- Tutti gli operatori sportivi di supporto (non gli atleti) dovranno necessariamente indossare guanti e mascherine a norma.
- Gli atleti dovranno utilizzare le proprie bocce ed indossare i propri indumenti che avranno cura di prelevare e continuare ad indossare al momento di uscire dall’impianto a fine allenamento.
- In caso di più atleti d’élite nel medesimo impianto sportivo, gli stessi, oltre ad osservare sempre la distanza interpersonale di due metri, non potranno allenarsi nella medesima corsia di gioco (un atleta in ogni corsia di gioco, fatta eccezione per gli operatori di supporto sopra menzionati).
- Si consiglia ai Presidenti delle società sportive interessati di nominare un referente sanitario per la più corretta verifica degli adempimenti all’uopo previsti e di prestare la massima attenzione agli articoli 8 e 14 delle linee guida.
- Si consiglia, quanto più possibile, di utilizzare gli spazi scoperti dell’impianto sportivo.
Gli atleti debbono pedissequamente rispettare tutte le condizioni federale suddette ed attenersi in modo particolare alle prescrizioni contenute nelle linee guida per gli atleti professionisti e dilettanti ed alle relative note di approfondimento in merito a chi ha avuto la malattia. Nel ringraziare per l’attenzione e la massima collaborazione da prestare in questo delicatissimo momento, rimango a vostra disposizione, soprattutto attraverso tutti gli uffici federali preposti ed il Vicepresidente vicario, Moreno Rosati, coordinatore dell’area tecnica.
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