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Riaperture: ok anche Lucchese e Scandiccese. A Pisa via alla Petanque

In campo gli Juniores di Pisa Bocce
Si torna in campo anche per la Petanque: i giocatori di Pisa Bocce hanno ripreso l’attività nel parco della città della Torre Pendente. Sono tornati a giocare sia i senior che gli juniores. Mentre, come anticipato, sono ripartite sia la Lucchese sabato 13 giugno che la Scandiccese lunedì 15 giugno, si attende ad ore il via libera per Prato Bocce. A Scandicci inoltre domani, martedì 16 giugno, torneranno in campo gli atleti paralimpici della Po.Ha.Fi.
Elenco aggiornato al 15 giugno 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
Cortona Bocce (Via Tavarnelle 3, Cortona, AR) 7 giugno
Bocc. La Beccaccia (Parco Martiri della Libertà, Chiusi della Verna, AR)
U.S. Affrico (Viale Fanti, Firenze, FI) 3 giugno
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Pol. Il 45 Bocce (Via San Bartolo a Cintoia 82, Firenze, FI) 4 giugno
Bocc. Scandiccese (Via di Scandicci Alto 1, Scandicci, FI) 15 giugno
Polisportiva Handicappati Fiorentini (c/o Scandiccese) 16 giugno
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR), 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU e Impianto di Stabbiano, LU) 30 maggio e 8 giugno
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Bocc. Lucchese (Via delle Ville Prima 567, Lucca, LU) 13 giugno
Pisa Bocce (PETANQUE)
Bocc. Pieve a Nievole (Via Leonardo da Vinci 2, Pieve a Nievole, PT) 1° giugno
Gruppo Bocciofili Chianciano Terme (Via Landi 1, Chianciano Terme, SI) 1° giugno
Bocciofila Asciano (Via Amendola 1, Asciano, SI) 4 giugno
Dal Governo contributi a fondo perduto per le ASD e le SSD

Con un decreto dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo ha previsto la possibilità per le ASD e le SSD di chiedere contributi a fondo perduto, al fine di far fronte alla crisi economica, causata dall’emergenza sanitaria, che ha investito anche il mondo dello sport.
Le risorse disponibili ammontano ad oltre 50 milioni di euro e si aggiungono ai 22 milioni messi a disposizione del mondo sportivo di base, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, dal CONI, dal CIP e da Sport e Salute SpA.Le domande, su una piattaforma web, possono essere inoltrate dalle ore 12 di lunedì 15 giugno 2020 fino alle ore 20 del 21 giugno (prima finestra) e dalle ore 12 di lunedì 22 giugno fino alle ore 20 del 28 giugno (seconda finestra).
Il delegato FIB Firenze Stefano Bartoloni: “Riprendiamo la nostra passione. La Petanque specialità ideale per ripartire”

Stefano Bartoloni è uno sportivo a tutto tondo, appassionato e competente. Una vita nel rugby, il primo grande amore, poi la fidata bicicletta per le ciclostoriche e le pedalate con gli amici, da 12 anni anche le bocce, prima come giocatore, poi come istruttore e dirigente. “Dodici anni fa un’amica mi regalò per il compleanno la tessera del neonato Petanque Club di Riparbella. Cominciai per amicizia e curiosità, e non ho più smesso” esordisce. L’inizio con la Petanque, poi l’avvicinamento anche alla Raffa con cui ha conquistato un terzo posto a squadre ai Campionati Italiani 2014. La sua passione e l’indole generosa ne hanno poi fatto un apprezzato istruttore giovanile federale e un dirigente coinvolgente e entusiasta, un ciclone talvolta, da 4 anni delegato FIB Firenze e referente regionale Petanque.
Qual è la situazione dell’attività boccistica a Firenze?
“Quest’anno abbiamo 7 società affiliate in provincia, Affrico, Campigiana, DLF Firenze, Polisportiva Il 45, PoHaFI, Sestese e Scandiccese. Da 12 anni, assieme al Comitato di Prato, organizziamo il Torneo Fiorentino, sia individuale che a squadre: si tratta di una manifestazione a tappe molto sentita e partecipata, che prevede prove individuali, a coppie o a terne distribuite sul territorio. Si delinea così una classifica per accedere alla giornata finale. Tante poi sono le gare significative che richiamano giocatori da tutta Italia: su tutte la nazionale giovanile ‘Egizio Fiorelli’ a Sesto Fiorentino, e la ‘Mario Sbrilli’ e il ‘Trofeo della Liberazione’ a Scandicci”.
Quali sono gli ultimi risultati di rilievo del Comitato di Firenze?
“A livello giovanile nel 2016 la terna fiorentina composta da Matteo Franci, Andrea Lascialfari e Jean Paul Pacini ha vinto il titolo italiano juniores, l’anno successivo Fabio Checcucci de Il 45 vinse il titolo nazionale senior. La più recente medaglia agli italiani è stata portata da una giovanissima atleta della Scandiccese, Valeria Zerboni che alla prima partecipazione all’età di 10 anni e 10 mesi, nel 2019, ha conquistato il bronzo nel tiro di precisione Under 15 femminile. Inoltre a livello paralimpico la storica PoHaFi ha nel suo palmares numerosi titoli italiani e nella Petanque nel 2016 Marco Biggi fu campione nazionale categoria D”.
Si parla di aprire sempre più l’ambiente boccistico a donne, giovani e persone con disabilità. Cosa si sta facendo a Firenze?
“Promuoviamo i progetti scolastici a cui negli ultimi anni hanno aderito diversi istituti, ci sono al momento quattro società che vantano alcuni tesserati nel settore giovanile, Scandiccese, DLF e Sestese, ma non basta. Questo inverno abbiamo iniziato un progetto anche con il Liceo Sportivo Calamandrei di Sesto Fiorentino per i più grandi. Anche il settore paralimpico è in crescita per quanto riguarda l’aspetto della disabilità intellettivo relazionale, mentre per le persone con disabilità fisica il punto di riferimento resta la PoHaFi e per la sperimentazione coi non vedenti il centro nevralgico è l’Affrico. Sul settore femminile siamo invece carenti, malgrado alcune giocatrici di rilievo e due promettenti bambine, Valeria Zerboni appunto, e Iris Facchini”.
A che punto siamo con la Petanque in Toscana?
“La Petanque, le bocce all’aperto alla francese per intendersi, è molto semplice e intuitiva. Da anni organizziamo un circuito regionale che tocca diverse realtà del territorio e che negli ultimi anni ha previsto anche il master interregionale. Si gioca in spazi aperti, parchi pubblici, e chiunque voglia provare può iscriversi. Dopo la sosta forzata siamo al lavoro per ripristinare un calendario per l’estate, coinvolgendo più province possibile”.
Come si sta ripartendo dopo il lockdown?
“Con l’ultima riapertura di Scandicci, sei società su sette sono tornate attive. Manca solo il DLF che, essendo polisportiva, risponde a diverse logiche. Gli allenamenti sono ripresi, ovviamente seguendo le regole; per l’attività agonistica aspettiamo indicazioni dalla Federazione, ma contiamo di riprendere a metà luglio”.
Qual è la sua ricetta per rilanciare il mondo bocciofilo?
“In questo momento e in questa stagione punterei molto sulla Petanque, le cui caratteristiche ben si adattano alle vigenti normative sul distanziamento e che potrebbe essere la specialità ideale per promuovere tutto il movimento boccistico. Soprattutto però dobbiamo avvicinare i giovani e le loro famiglie, cancellare gli stereotipi e proporre la disciplina come complementare e non alternativa alle altre. Lo sport bocce valorizza e forma diversi aspetti fondamentali per i giovanissimi, come la concentrazione, e può ben accompagnarsi ad altri. Chi ci si è avvicinato ne è il miglior testimone e dovrà essere il volto e il trascinatore delle bocce del futuro”.
Il mondo bocciofilo toscano è sempre più unito

Distanti ma uniti. E’ la definizione perfetta per il mondo bocciofilo toscano che, sia nel periodo del lockdown che della fase 2, si è ritrovato più volte sulle piattaforme digitali. Numerose sono state le riunioni in video promosse dal Comitato Regionale di Federbocce, oltre a quelle istituzionali che hanno più volte riunito il Consiglio Regionale e i delegati provinciali. Il Presidente Giancarlo Gosti ha convocato in differenti appuntamenti i dirigenti delle società, gli atleti, gli arbitri, i tecnici, gli istruttori ed educatori, i giovani e gli atleti paralimpici, facendo sentire la vicinanza della Federazione e illustrando di volta in volta le misure adottate e le prospettive in un aggiornamento costante e fruttifero. I delegati provinciali hanno a loro volta convocato le società e gli atleti del proprio territorio, dando continua diffusione. L’aspetto più significativo è rappresentato dal confronto tra le diverse realtà; specialmente nel periodo più complesso le persone hanno potuto comunicare, nel senso letterale del termine, ovvero mettere in comune le proprie conoscenze, trovare risposte alle proprie domande, aiutarsi l’una con l’altra. Informazione, comunicazione e promozione sono andate dunque di pari passo in quella che possiamo definire una “videoconferenza continua e diffusa”, che ha permesso a molti di conoscersi e di conoscere importanti iniziative, condividendo esperienze e buone pratiche, per esempio nella gestione dei rapporti con le amministrazioni locali, importanti come non mai. In tutti gli appuntamenti sono emerse energia e grande voglia di fare, che si sono riversate negli impianti non appena è stato possibile riaprirli. Ora che oltre un terzo dei bocciodromi toscani ha riaperto i battenti, non sono però cessati gli incontri on line, sempre coordinati dal Consigliere FIB Armando Martini. I bocciofili continuano a incontrarsi, a sentirsi uniti e a mettere in comune le proprie conoscenze ed esperienze, per ripartire più forti di prima.
Riaperture: attiva anche Cortona. Presto si riparte anche a Lucca

Nella foto i giovani in campo domenica 7 a Cortona
Si aggiunge anche Cortona Bocce alla lista degli impianti che hanno riaperto i battenti. A seguito della sanificazione e del confronto con l’amministrazione comunale, domenica 7 i cortonesi hanno potuto ritrovarsi al Bocciodromo. Buone notizie anche da Lucca, dove la riapertura della Bocciofila Lucchese è prevista per sabato 13. Anche da Prato fanno sapere che le operazioni sono quasi terminate e che presto si potrà tornare a giocare al Bocciodromo Comunale.
Elenco aggiornato al 10 giugno 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
Cortona Bocce (Via Tavarnelle 3, Cortona, AR) 7 giugno
Bocc. La Beccaccia (Parco Martiri della Libertà, Chiusi della Verna, AR)
U.S. Affrico (Viale Fanti, Firenze, FI) 3 giugno
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Pol. Il 45 Bocce (Via San Bartolo a Cintoia 82, Firenze, FI) 4 giugno
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR), 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU) 30 maggio
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Bocc. Pieve a Nievole (Via Leonardo da Vinci 2, Pieve a Nievole, PT) 1° giugno
Gruppo Bocciofili Chianciano Terme (Via Landi 1, Chianciano Terme, SI) 1° giugno
Bocciofila Asciano (Via Amendola 1, Asciano, SI) 4 giugno
Il delegato FIB Arezzo Maurizio Paperini: “Promuovere il nostro mondo e i suoi valori per ripartire”

Istrionico, affabile e competente. In un momento complesso per il mondo dello sport, è un elisir l’entusiasmo del delegato Federbocce di Arezzo Maurizio Paperini. Dopo una vita nel mondo del calcio, con tante soddisfazioni, da 8 anni è stabilmente in quello bocciofilo. “Da ragazzo praticavo il gioco tradizionale, poi un lungo amore col calcio, e ora di nuovo le bocce. I miei parenti sono tutti giocatori, quando ho lasciato i campi di calcio mi hanno invogliato a tornare al Bocciodromo, e poi sono stato nominato delegato di Arezzo” esordisce.
Cosa le piace dell’ambiente bocciofilo?
“E’ un ambiente dove si familiarizza facilmente, dove lo sport e il gioco sono ganci per creare rapporti umani. A me piace stare con la gente e i bocciodromi sono strutture ideali”.
La provincia di Arezzo è terra di bocce?
“Al momento abbiamo cinque società affiliate e si pratica tutta l’attività della specialità Raffa: maschile, femminile, giovanile, paralimpica. Nel capoluogo c’è Bocce Arezzo, col suo bell’impianto, i suoi giovani, le sue donne e le sue persone disabili a giocare, e un torneo, quello dei Quartieri, che ha avvicinato la cittadinanza. A Cortona la Cortona Bocce è un CAB, centro di avviamento alle bocce a livello nazionale, e partecipa ai campionati nazionali giovanili e femminili, oltre ad avere attività paralimpica. L’attività paralimpica c’è anche a Sansepolcro, alla Biturgia, altra società storica e organizzata con un bell’impianto, tanti soci e una bella squadra agonistica. A Chiusi della Verna la Bocciofila Beccaccia ha tanti soci e non molti giocatori, ma è un ambiente dinamico con la dirigenza più giovane della Toscana. La Polisportiva CAM infine viene dal mondo Special Olympics e si dedica all’attività per persona con disabilità intellettivo relazionale”.
In zona si organizzano anche diverse gare importanti?
“Sì, la scorsa stagione sono state 18, alcune anche nazionali. La provincia di Arezzo in questo senso ha un notevole peso nell’ambiente toscano. Assieme al Comitato di Siena da anni organizziamo il Trofeo Media Etruria, un circuito che dura tutta la stagione, con una dozzina di tappe e la giornata finale, che coinvolge tutte le società, ognuna delle quali organizza almeno una prova. Dato il grande successo dal 2019 abbiamo coinvolto anche il Comitato di Perugia, e abbiamo avuto circa 1000 partecipanti, numeri importantissimi”.
Ora cosa si può fare per ripartire?
“Gli impianti della provincia di Arezzo sono stati sanificati e ora sono riaperti. Seguendo le regole si può tornare a giocare, anzi auspichiamo di poter accogliere persone nuove, che in questo periodo possano riscoprire questo gioco così affascinante nella sua semplicità. Dobbiamo essere bravi a promuovere e comunicare quello che stiamo facendo, che ci siamo, abbiamo dei valori, offriamo dei servizi: solo così potremmo avvicinare le persone al mondo delle bocce, e sorprenderle”.
Il delegato FIB di Lucca Mario Rossi: “Si riparte con consapevolezza. Ora bocciodromi aperti, presto le gare”

Mario Rossi è uno dei decani delle bocce in Toscana. Più di cinquant’anni di gare in giro per l’Italia, tanti successi, ogni volta un aneddoto raccontato con leggerezza, passione e un pizzico di nostalgia. Personaggio istrionico, persona di gran cuore, ama questo sport e l’ambiente che lo circonda. Continua a giocare, ma adesso è soprattutto dirigente, delegato Federbocce della provincia di Lucca.
Lucchesia e Versilia terre di sport, terre di bocce: cosa offrono ora agli appassionati?
“La provincia di Lucca è quella col maggior numero di società affiliate Federbocce in Toscana. Sono sempre tante le gare regionali e provinciali che vengono organizzate nel corso della stagione e molti sono i partecipanti, anche se i tesserati da qualche anno sono un po’ in calo. Inoltre negli ultimi due anni abbiamo ospitato manifestazioni nazionali di rilievo. Alla Migliarina di Viareggio due primavere fa c’è stata la Parata d’élite di Raffa, con i migliori atleti e le migliori atlete da tutta Italia, oltre che un importante stage delle nazionali maschile, femminile e giovanile. Ogni anno alla Viareggina invece c’è la Coppa Parodi giovanile, una gara nazionale juniores a cui l’anno scorso abbiamo dato una connotazione sperimentale, facendo cimentare per la prima volta ragazzi da tutta Italia nelle tre specialità Petanque, Raffa e Volo, ricevendo apprezzamenti dai partecipanti e dagli addetti ai lavori”.
Come si avvicinano i giovani a questo sport?
“Bisogna attrarli costruendo per loro un percorso di crescita, anche sportiva. Da anni nelle scuole della zona vengono realizzati i progetti di Federbocce e diversi giovanissimi sono entrati nei bocciodromi, dopo essersi divertiti nelle palestre dei propri istituti. Dopo però va creato qualcosa per loro, per farli divertire con continuità stimolandoli. Si possono realizzare corsi mirati attraverso tecnici formati, come per esempio è stato fatto alla Migliarina. Una manifestazione come la Coppa Parodi poi dimostra che ai giovani piace questo sport: vederli una giornata intera sul campo a giocare, senza mai stancarsi, ci dà soddisfazione e speranza”.
Oltre ai giovani, come si avvicinano le persone alle bocce?
“Facendo capire quanto ci si può divertire. Due anni fa Federbocce rilanciò Beach Bocce, le bocce da spiaggia, con un tour in tutta Italia. Viareggio partecipò e la risposta fu positiva, con tante persone che giocarono e seguirono. La Federazione sta facendo molto per la promozione; per esempio è aumentato molto il numero di atleti paralimpici. In passato io sono stato anche tecnico nazionale CIP, e sono fiero dell’avvicinamento di tante persone con disabilità al nostro mondo”.
Come si sta ripartendo ora?
“I bocciodromi stanno riaprendo in tutta la Toscana. Nella nostra provincia per ora sono tornati attivi quelli della Garfagnana a Castelnuovo, dell’Oltreserchio a Ponte San Pietro, della Viareggina e della Migliarina a Viareggio. Osservando le regole e le disposizioni si può tornare a giocare. Presto dovrebbe ripartire l’attività federale; si spera tra 40-50 giorni di poter organizzare qualche gara anche se purtroppo non potremo realizzare la Coppa Parodi, che sarebbe giunta alla sessantesima edizione. L’anno prossimo celebreremo l’evento con una grande festa”.
Cosa c’è da fare in questo momento per ridare linfa al mondo delle bocce?
“Ora, come non mai, c’è bisogno di dirigenti aggiornati e capaci di dialogare con le istituzioni. Mai come oggi un dirigente societario ha responsabilità di ogni genere, fiscale innanzitutto. Formarsi e aggiornarsi sarà necessario per scongiurare il rischio di ridimensionarsi, se non di scomparire: le società devono essere consapevoli di questo rischio. Stiamo lavorando per ripartire e siamo fiduciosi”.
La Tutor regionale Enza Lombardi: “I progetti scolastici sono opportunità per le società”

Se tanti giovani toscani hanno iniziato a giocare a bocce lo devono anche al suo contributo. La Prof.ssa Enza Lombardi, fiorentina, diplomata ISEF, docente nella scuola secondaria di primo grado, è dal 2009 Tutor per l’attività scolastica di Federbocce Toscana. Giocatrice prima di Petanque, poi anche di Raffa, dal 2012 è anche nel Consiglio Federale Regionale. Notevole è stato il suo lavoro, sia progettuale che in prima linea, sul campo, per la promozione della disciplina bocce. “Abbiamo realizzato numerosi progetti, alcuni esclusivamente toscani come ‘Adesso bocce’ e ‘FIB Junior tutti in gioco’, altri nazionali come ‘Bocciando si impara’. Ora abbiamo lanciato ‘Bocce in casa’, progetto nazionale per divertirsi e imparare a casa con le bocce” esordisce.
Partiamo dall’inizio. Quanti sono stati gli alunni coinvolti nelle iniziative scolastiche di FIB Toscana?
“In questi anni sono stati tantissimi, specialmente delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Ogni anno abbiamo avuto molte adesioni, variate da progetto a progetto. Quando 1000, quando 2000, in tanti hanno potuto conoscere la disciplina bocce in tutta la Toscana”.
Qual è la finalità comune dei diversi progetti che si sono susseguiti nel corso degli anni?
“Vogliamo sostenere la pratica motoria intesa come percorso formativo per i giovani. Lo sport bocce, per le sue caratteristiche, è ottimo per promuovere il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva. In questo modo possiamo dare visibilità alla nostra disciplina”.
Quali sono le peculiarità che rendono lo sport bocce ottimo per la scuola?
“Le bocce sono uno sport accessibile a tutti e adattabile a vari ambienti, ideale per includere tutti gli alunni, femmine, maschi, bambini e bambine con disabilità. Sono uno sport di precisione, che consente lo sviluppo della coordinazione neuromotoria e oculo-manuale. In sintesi consentono in età evolutiva uno sviluppo psicomotorio armonioso, il miglioramento della consapevolezza corporea, ma anche l’incremento delle competenze sociali finalizzate all’inclusione”.
Come si lavora per coinvolgere gli istituti nei progetti di Federbocce?
“Come Federazione diffondiamo il progetto alle società, con quelle interessate poi individuiamo l’istituto scolastico di riferimento e lo presentiamo. Federazione e società individuano l’istruttore che, assieme a società e istituto, stabilisce i tempi e i modi di intervento fino a organizzare, possibilmente, una giornata al bocciodromo”.
Le scuole apprezzano i progetti di Federbocce?
“Il riscontro di docenti e dirigenti scolastici è sempre stato positivo. I progetti nazionali FIB hanno l’approvazione del MIUR e del CONI, che ne legittimano il valore”.
Chi sono gli operatori che nella pratica realizzano il progetto?
“Sono istruttori giovanili ed educatori sportivi scolastici, figure su cui la Federazione Italiana Bocce punta molto. Ogni anno realizziamo corsi di formazione per queste figure, in cui svisceriamo tanti aspetti, da quelli psicopedagogici alla capacità di coinvolgere gli alunni con disabilità, fino a proporre giochi propedeutici ed esempi pratici di attività sia per la palestra che per il bocciodromo. Per FIB Toscana ho realizzato un manuale per gli istruttori, una piccola guida con esempi di percorsi da realizzare negli istituti, suddivisi per varie fasce d’età”.
Quali sono i risultati di questi progetti?
“Sinceramente, sulla base dell’impegno profuso, confidavamo di vedere più giovani e giovanissimi nei bocciodromi. In questi anni abbiamo notato che nella catena che parte dal progetto scolastico e arriva al tesseramento di nuovi giovani c’è un anello debole. Spesso la difficoltà arriva al momento in cui il compito promozionale della Federazione si esaurisce e l’attività deve essere completamente proseguita dalle società. Non tutte hanno un’organizzazione capace di accogliere e coinvolgere i giovani”.
Quali sono gli ostacoli da superare?
“Intanto le società non devono aspettarsi che la Federazione porti loro i giovani. La Federazione sostiene e finanzia la promozione, dà visibilità alla disciplina e alla società, che però poi deve proseguire facendo un investimento a lungo termine, impiegando i propri istruttori e i propri spazi per portare avanti i più piccoli, farli appassionare e crescere, senza aspettarsi un ritorno immediato. Diverse società hanno agito con lungimiranza, creando bei gruppetti di ragazzi, altre invece hanno perso delle ottime opportunità. I giovani sono un patrimonio da non disperdere: questo concetto ancora non è stato recepito da tutti i dirigenti delle ASD boccistiche”.
Come è la promozione scolastica delle bocce ai tempi del Coronavirus?
“Federbocce ha lanciato il Progetto Bocce in Casa, un’idea innovativa per la didattica motoria a distanza attraverso le bocce e i suoi gesti tecnici di base. Il progetto, che mi ha visto partecipato, ha ricevuto apprezzamenti dal MIUR e dal CONI. Tante scuole in tutta Italia, diverse anche in Toscana, hanno aderito, seguendo le indicazioni per creare le proprie bocce di carta o cartapesta a casa e poi realizzando i giochi e gli esercizi consigliati. Le adesioni sono ancora possibili, pertanto stimolo alla partecipazione anche altre società e istituti”.
Riaperture impianti: si riparte anche alla Migliarina, a Pieve a Nievole e a Chianciano

Primi giocatori in campo ad Arezzo
Si festeggia la riapertura in altri impianti della Toscana. Sabato 30 maggio hanno riaperto la Bocciofila Sestese, Bocce Arezzo, e l’impianto di Stabbiano dell’Oltreserchio, oggi 1° giugno hanno riaperto i battenti Pieve a Nievole, la Migliarina a Viareggio e Chianciano Terme. Mercoledì 3 sarà il turno di Orbetello.

Riapertura impianto di Chianciano Terme
Elenco aggiornato al 1° giugno 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
U.S. Affrico (Viale Fanti, Firenze, FI) 3 giugno
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR), 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU) 30 maggio
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Bocc. Pieve a Nievole (Via Leonardo da Vinci 2, Pieve a Nievole, PT) 1° giugno
Gruppo Bocciofili Chianciano Terme (Via Landi 1, Chianciano Terme, SI) 1° giugno
Il Segretario Regionale Scricciolo: “Formazione per stare al passo coi tempi”

Lavora dietro le quinte, ma è sicuramente una delle figure più preparate, appassionate e competenti del panorama boccistico nazionale. Luciano Scricciolo, grossetano d’adozione, è il Segretario del Comitato Regionale Toscana nonché coordinatore AIAB (Associazione Italiana Arbitri Bocce) della Toscana e punto di riferimento per tutti i bocciofili. Ha fatto conoscere la riforma del settore arbitrale nella nostra regione ed è ancora al lavoro. “Abbiamo realizzato corsi in tutta la Toscana, a cui hanno partecipato circa 200 persone, ma c’è ancora da fare” esordisce.
Quali sono le principali novità a cui il settore arbitrale delle bocce è andato incontro?
“Dopo tanti anni è stata fatta un’opportuna riforma che ha dato chiarezza al settore. La più grossa novità è rappresentata dall’istituzione dell’arbitro di società, figura fondamentale per l’organizzazione e la riuscita delle numerose gare in calendario”.
Come sono stati formati i nuovi arbitri?
“Le società hanno proposto dei nomi, che hanno preso parte a corsi necessari ai fini dell’abilitazione. Come formatore arbitrale ne ho realizzati tanti in tutta la Toscana, nelle sedi CONI provinciali o direttamente nelle società e la partecipazione è stata alta”.
Come li ha organizzati?
“Praticamente ho preparato delle presentazioni e degli opuscoli sulla base del programma definito dalla Federazione Italiana Bocce. Abbiamo sviscerato tutti i contenuti coi partecipanti, e poi ho risposto alle loro domande”.
Gli arbitri di bocce oggi sono più professionali?
“Gli arbitri veri e propri, ovvero gli arbitri AIAB (nazionali, regionali e provinciali) anch’essi preparati e aggiornati, possono contare su quelli di società che adesso hanno più consapevolezza del proprio ruolo e dei regolamenti. Maggior consapevolezza porta a maggiore autorevolezza, necessaria per far fare un passo avanti alla nostra disciplina”.
Cosa c’è ancora da fare per il settore arbitrale?
“In Toscana avevamo appena terminato i corsi per la specialità Raffa e c’erano in programma quelli per Petanque e Volo, che riprenderemo appena possibile. In generale noto una maggiore volontà, ma auspico di poter proseguire la formazione per dare sempre una maggiore uniformità all’interpretazione del ruolo”.
La Federazione punta molto sulla formazione anche in altri ambiti.
“Si sta lavorando molto sulla formazione degli educatori, degli istruttori e degli allenatori, e ora sono in programma anche corsi per dirigenti di società. Mi auguro davvero che le società comprendano quanto valore può avere un corso per dirigenti. Auspico una grande partecipazione affinché le nostre ASD possano essere gestite al meglio, siano aggiornate e preparate specialmente sotto profili finora passati in secondo piano, come quello fiscale, mai come oggi fondamentale per ripartire”.
A proposito, come si sta ripartendo?
“Diversi impianti stanno riaprendo, tante società si stanno relazionando con le rispettive amministrazioni comunali in maniera proficua. Per ora però è solo un modo per riprendere la propria passione, mentre dal punto di vista agonistico è intenzione della Federazione provare a portare a termine i campionati interrotti a marzo. C’è qualche indicazione anche per le gare promozionali che, mi auguro, possano ripartire nel periodo estivo”.
Come si faranno queste gare?
“La Federazione ci sta lavorando, ha dato soltanto indicazioni di massima, ricordando che si potranno organizzare solo prove individuali, e che ogni giocatore dovrà ritirare dal campo le proprie bocce. Credo che realizzare partite a tempo con orari di chiamata in campo certi potrebbe essere una soluzione, così come far autoarbitrare le gare di girone prima delle finali, in modo da avere una persona in meno in corsia”.
La FIB, specie in Toscana, sta lavorando molto sulla promozione per giovani, donne e persone con disabilità. Le sembra la strada giusta?
“Giustissima. Ho sempre creduto in questi settori e mi ci sono impegnato fin dal passato, che definirei quasi remoto. A Grosseto, quando ero presidente provinciale, organizzammo tanti anni fa il primo stage giovanile e il primo raduno della nazionale femminile. Negli anni Novanta sono andato nelle scuole del territorio a fare corsi ai ragazzi e mi fa piacere che siano riprese in tutta la regione le iniziative in tal senso. L’attività paralimpica è in grande crescita, qui a Grosseto in particolare nell’ultimo anno è stato realizzato un corso che ha riempito il Bocciodromo di una quindicina di ragazze e ragazzi con disabilità. Non è un caso che i primi contributi per la ripartenza dell’attività a livello nazionale siano giunti per il settore paralimpico”.











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