Archive for 15/12/2015
Paolo e Roberto Fondi terzi a “Da un altro punto di vista”
Terzo posto per i fratelli Paolo e Roberto Fondi della Po.Ha.Fi. alla prima edizione della gara nazionale paralimpica “Da un altro punto di vista” che si è svolta al Centro Tecnico federale di Roma il 6 e 7 dicembre scorsi e che aveva l’obiettivo di promuovere lo sport integrato sui campi di bocce. Un buon piazzamento per Paolo e Roberto che, insieme a Tarcisio Fadda, hanno portato in una manifestazione nazionale l’entusiasmo e la passione toscana nel giocare a bocce.
1° posto: Giuseppe Quarta e Kevin Maugeri
2° posto: Antonio Friolo – Margherita Huzarek
3° posto: Paolo Fondi – Roberto Fondi e Fulvio De Pascali – Stefano Bronzin
La Federazione nazionale ha dedicato una pagina e una ricca fototeca all’evento che potete trovare qui.
I “Ragazzi di via Paisiello” sono tornati
I “Ragazzi di via Paisiello” si sono ritrovati anche quest’anno sulle corsie di gioco del DLF Firenze e sabato 12 dicembre hanno ricordato e condiviso in una gara con i giovani bocciofili di oggi la loro passione per lo sport bocce. Una festa e un Trofeo che Pietro Bulli, “uno dei ragazzi” che negli anni ’50 faceva parte della squadra del DLF, per l’occasione ha scritto una bella lettera che riportiamo qui di seguito.
“Eccoci qui per il terzo anno consecutivo a giocare a bocce per il terzo Trofeo dei ragazzi di via Paisiello. L’artrosi ormai diffusa per tutte le articolazioni e le cateratte incipienti non ci hanno ancora bloccato la voglia e lo spirito per ritrovare insieme a tutti voi, momenti della nostra gioventù, indimenticabili.
Il primo ringraziamento lo vogliamo rivolgere a tutta la bocciofila e a tutti voi che anche quest’anno ci avete accolti con grande disponibilità, al fine di fare di questo nostro incontro una gioiosa ed amichevole gara di bocce. Ringraziamo in particolare per la loro disponibilità sia Enza che Rega che ormai ogni anno ci affiancano nella buona organizzazione di questa serata.
Come potrete ben capire, quest’anno nel contrapporre la nostra capacità tecnica, già quasi del tutto arrugginita, con una terna di vostri giovani allievi, abbiamo ritrovato atteggiamenti, ricordi e sensazioni sopite da molto tempo. Come per incanto ci siamo trovati a dover competere con i nostri stessi ricordi. Infatti, nell’avere con noi in campo tre giovani allievi, il tempo si è ribaltato, è stato come giocare contro noi stessi.
Abbiamo rivisto i movimenti agili, la concitata consultazione per poter assieme decidere le migliori azioni di gioco, la luce degli occhi accendersi per una bella bocciata o per un punto accostato con abilità, l’aggrottamento dei volti quando l’avversario ci metteva in difficoltà… Che gioia nel ritrovare intorno a noi un mondo che esisteva solo nei nostri ricordi e nel nostro cuore. Un mondo e un modo di vivere che trovava il fulcro fino dal venerdì, quando venivano fatti i sorteggi nella bocciofila che organizzava la domenica la gara. Era impegno che due di noi fossero presenti all’evento per poter riportare agli altri amici di squadra i risultati del sorteggio. La bicicletta ottenuta da poco tempo ci permetteva di spostarci per ogni direzione della mappa bocciofila della città e ritornare di corsa qui al Dopolavoro per commentare insieme l’esito della sorte: chi doveva spostarsi fino alla bocciofila più distante e ostica, che aveva trovato un girone abbordabile per le nostre forze. A quell’epoca non esistevano le gare a categorie separate, per cui la squadra fino dal primo turno poteva trovarsi di fronte giocatori insormontabili e da lì le discussioni e le strategie sportive si moltiplicavano…
Alla luce di tutto questo vogliamo fare un sincero augurio a questi tre ragazzi. Vogliamo porgere loro l’augurio sincero che al momento in cui la vita, che comunque non potrà essere solo “rose e fiori”, raggiunta la piena maturità, possano avere l’opportunità di ricordare momenti così pieni di amicizia, di salutare esuberanza, di fantascientifici progetti e poter con orgoglio proseguire il loro cammino“.
Piero Bulli
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