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Le bocce, un futuro di ricordi

Al via oggi, 8 gennaio, il progetto “Le bocce, un futuro di ricordi”. Rivolto agli alunni della classe e della scuola primaria e alle Società Bocciofile delle dieci Province toscane, il progetto si propone di recuperare e valorizzare la memoria e la storia del territorio e del gioco delle bocce attraverso attività ludiche e di gioco strutturato in uno scambio generazionale fra adulto e bambino che privilegi la condivisione, il rispetto delle regole, l’integrazione e l’inclusione sociale.

Le motivazioni del progetto

Un nonno, un bambino, fra giochi e parole. Com’era lo sport quando il nonno era un bambino? Giocava già a bocce? Andava a vedere le partite allo stadio oppure le ascoltava con la radiolina incollata all’orecchio? E quando passava il giro d’Italia com’era? Lui c’era?

F.I.B., Federazione Italiana Bocce, ha pensato di valorizzare il patrimonio di esperienza e ricordi che possiedono i propri soci e tesserati coinvolgendoli in un progetto che si muove fra sport e creatività.

Il progetto “Le bocce, un futuro di ricordi” si propone, infatti, di recuperare e valorizzare la memoria e la storia del territorio e del gioco delle bocce attraverso uno scambio generazionale fra adulto e bambino e di parlare di condivisione, rispetto delle regole, integrazione e inclusione sociale.

Il sostegno del CONI Regionale

Con questo progetto F.I.B. Comitato Regionale Toscana ha partecipato al bando per l’assegnazione di “Contributi per la realizzazione di progetti di politiche giovanili” promosso dal CONI Regionale Toscana nell’ambito del programma “Sviluppo delle Politiche Giovanili” della Regione Toscana classificandosi al secondo posto su circa cinquanta progetti presentati.

Oltre al CONI Regionale hanno dato la propria adesione al progetto le nostre Società affiliate di tutte le Province toscane che collaborano con le scuole. Hanno manifestato interesse a partecipare alla realizzazione del progetto diverse Associazioni e Fondazioni sportive e culturali. Al contempo l’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze e della Fondazione Museo del Calcio.

La metodologia

Le bocce, un futuro di ricordi” è rivolto agli alunni della classe 4ª e 5ª della scuola primaria e alle Società Bocciofile delle dieci Province toscane. La collaborazione fra le scuole e le società crea e sviluppa una rete che migliora i processi di partecipazione sul territorio e apre al dialogo mondi spesso distanti. Un educatore, formato presso F.I.B. Regionale Toscana, attraverso incontri con la classe, presenterà e guiderà di volta in volta le lezioni del progetto: attività ludiche con il coinvolgimento di adulti e bambini; attività di gioco strutturato con la partecipazione di coppie formate da un nonno/nonna e un bambino/bambina; attività di scoperta guidata, di ascolto, di ricerca tramite il lavoro individuale con la stesura di un diario degli incontri, nel quale dovranno essere riportate impressioni personali e commenti sull’esperienza.

Il “Nonno/a FIB”

Le società bocciofile si apriranno ai ragazzi e li accoglieranno per mettere in pratica i giochi e condividere l’esperienza sul campo. Per questo,  la  F.I.B. ha pensato e istituito una figura dedicata ad accompagnare i bambini lungo il percorso di conoscenza del mondo dello sport bocce, un adulto (ma non obbligatoriamente un nonno/a vero) in grado di stabilire relazioni di reciprocità e di fiducia. Il progetto che, ad una prima lettura, sembra avere come beneficiari solo i ragazzi, si propone, invece, di diventare un’opportunità di crescita, di miglioramento e di messa in atto del proprio patrimonio di competenze per gli adulti. E ancora, raccontarsi ai più piccoli con coraggio e trasporto per ritrovare emozioni dimenticate e riscoprire valori e aspettative che hanno spinto alla pratica sportiva, può diventare un momento per raccogliere energie e ripensare la propria partecipazione all’interno delle società sportive.

Il diario

Il progetto prevede, inoltre, che questo scambio generazionale ed esperienza di condivisione di ricordi e spazi, giochi e aspettative venga riportata dai ragazzi in un diario. L’utilizzo del diario, strumento intimo di rielaborazione di sé, ha una funzione pedagogica e comunicativa di lunga tradizione utilizzata già in tempi antichi. Ci immaginiamo pagine piene di parole colorate, disegni, foto, fiori secchi, carte di lecca-lecca o biglietti dell’autobus usati. Abbiamo preparato un bando di concorso, “Un diario di giochi e parole”, e raccoglieremo i diari prodotti dai ragazzi: quello che racconterà meglio l’esperienza verrà premiato con una gita al Museo del Calcio di Coverciano di Firenze. Per sottolineare i valori di cui il progetto si fa promotore, il premio viene esteso a tutta la classe del vincitore.

Evento conclusivo

Il Museo del Calcio di Coverciano è stato scelto come sede della giornata conclusiva del progetto, prevista per il 27 Marzo 2010. Qui avrà luogo la premiazione del concorso dedicato ai diari e sarà organizzato un torneo al quale parteciperà la classe dell’alunno premiato e una rappresentativa di tutte le classi partecipanti al progetto. All’evento saranno presenti numerose personalità del mondo sportivo.

08/01/2010 at 22:32 Lascia un commento


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