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Dirigenti 2.0: le parole dell’organizzazione sportiva

“Glossario di organizzazione sportiva. Alla ricerca di un lessico professionale condiviso” un testo che aiuta a scegliere le parole giuste per esprimersi in ambito sportivo. Gli autori del testo, Sergio Mignardi e Daniella Marcolini, dicono “siamo convinti che risulterà utile ai giovani organizzatori sportivi e che il piacere di poter utilizzare giuste parole consentirà anche a chi non è del mestiere di configurare un linguaggio unico, specifico e condiviso; un aiuto per ottenere molte soddisfazioni.”
Un testo che propone un approfondimento un po’ particolare, dalla a alla z, che rientra nel percorso Dirigenti 2.0 di FIB Toscana. Maggiori informazioni sul sito della casa editrice.
Dirigenti 2.0: imparare a coinvolgere
Coinvolgere, è questa la parola d’ordine per far crescere una società sportiva sia qualitativamente che quantitativamente. “Saper coinvolgere non è solo una tra le più importanti competenze strategiche di un buon dirigente associativo sportivo: è ciò che mantiene sana ed in salute la società ed associazione sportiva. Come per altre competenze strategiche (coordinare, comunicare, programmare, gestire conflitti) saper coinvolgere non è tuttavia una dote innata ma una capacità operativa che richiede preparazione e metodo, che si acquisisce e migliora con la formazione, l’allenamento e l’esperienza.” Nell’ambito del percorso Dirigenti 2.0 di FIB Toscana segnaliamo il testo “Coinvolgere per crescere” curato da Giacomo Abate e Roberto Mauri per I nuovi Quaderni di formazione sportiva del CSI ed edito da Edizioni la Meridiana.
Come si legge dalla quarta di copertina, “il testo si propone di migliorare la capacità di coinvolgersi e coinvolgere, evidenziando i fattori di successo e gli effetti positivi del coinvolgimento per la crescita qualitativa e quantitativa di una società sportiva.”
È possibile sfogliare il libro qui o avere maggiori informazioni su come acquistarlo a questa pagina.
Storie Olimpiche: consigli di lettura

Venerdì 5 agosto cominceranno le Olimpiadi di Rio. Nell’attesa che la campagna “Boules Sport 2024” (http://www.boules-sport.org/) porti anche lo sport bocce a diventare disciplina olimpica, vi invitiamo ad immergervi nel clima a cinque cerchi che si inizia a respirare con qualche suggerimento di lettura:
L’importante è vincere di Eva Cantarella e Ettore Miraglia

Il romanzo delle Olimpiadi di Alfredo Pigna

Breve storia delle Olimpiadi. Lo sport, la politica da de Coubertin a oggi di Umberto Tulli

Armando Martini
Bocce: attività tutta al femminile. “Chiamami pugile”

“Ogni atleta si batte contro gli avversari. Ma ci sono atleti che hanno un avversario in più: i luoghi comuni. Sono le donne che scelgono sport “da maschi”, a volte trovandosi a gareggiare con loro. E vincono.”
Le atlete che sfidano i pregiudizi e praticano sport prettamente maschile sono quelle che ha intervistato Gaia Piccardi nell’ebook del Corriere “Chiamami pugile“: Martina, Sara, Marzia, Eleonora, Petra, Michela, Dorothea e Valentina, “protagoniste di una galleria di ritratti che insieme raccontano l’entusiasmo e la fatica, la lotta continua per farsi riconoscere, per trovare sponsor, rispetto e visibilità. Ma raccontano anche i trionfi e la gratificazione di chi ha seguito il suo cuore, assecondando l’amore profondo per la disciplina che ha scelto. O forse è lo sport ad aver scelto loro?”
Un libro che racconta di sfide che si possono vincere che può ispirare anche le partecipanti a “Bocce: un’attività tutta al femminile“.
Lo sport bocce a Firenze: la galleria fotografica della presentazione

Un momento speciale per le bocce fiorentine quello della presentazione del libro di Antonio Rosania al Quartiere 2 giovedì 9 aprile: ricordi, emozioni e sorrisi che potete trovare nella galleria fotografica a questo link.
Libri per bocciofili: Diario di un fumatore

“Oh, finalmente una faccia nuova. E’ quello che ci vuole per mantenere il gioco interessante”. A parlare era stato un signore abbronzatissimo, completamente nudo a eccezione di un cappellino da golf su cui si era appuntato la chiave dell’armadietto. “Lei ha mai giocato a petanque? “Piazzandomi una mano sulla spalla, mi ha accompagnato al campo. “E’ la versione francese del gioco delle bocce. Stan Friendly e sua moglie ci giocavano sempre in Florida, e quando lo hanno importato qui al Nord tutti ci siamo detti “Ma che razza di gioco è questo?”. Noi qui giocavamo a pallavolo, e abbiamo pensato che quei due signori che giocavano a petanque fossero un po’ matti, non è vero, Franck?”
“Sì, matti da legare” ha confermato Frank, per poi raggiungerci sul campo grattandosi le punture di zanzara sulle chiappe. “Mentre adesso abbiamo detto “ciao ciao” alla pallavolo, e giochiamo a petanque tre volte al giorno. E’ fantastico, vedrà. Ehi!” ha gridato “Qualcuno dia un paio di bocce al nostro amico. Abbiamo un nuovo giocatore.”
Quello che avete appena letto è un estratto da “Diario di un fumatore“, raccolta di storie vere, verosimili e inventate di David Sedaris, grande scrittore umoristico statunitense. Un “on the road” su un autobus lungo le strade degli Stati Uniti che incrociano anche le traiettorie del gioco della petanque. Il libro, pubblicato nel 2007 è reperibile anche in edizione economica. Buona lettura!
Letture d’agosto per bocciofili: Anni di vetro scuro. Bocciofile, bordelli e passione granata

Un paio di campioni di bocce, un proprietario di case chiuse, una promessa del calcio: piccole vicende di gente semplice si intrecciano mentre fuori va in scena la tragedia della seconda guerra mondiale ed il Grande Torino di Valentino Mazzola finisce la sua corsa sulla Basilica di Superga. Storie di amicizie vere, antiche e profonde, con qualche goccia di sangue a complicare l’aria e donne quasi sempre sbagliate. Tutto questo e molto altro nel libro di Germano Longo che consigliamo ai bocciofili che amano le storie di vita e di bocce. Maggiori informazioni sul libro qui sul sito della casa editrice.
Le bocce in Toscana: il libro del mese
“Toscana, esiste un’altra regione al mondo il cui nome evochi emozioni e immagini più forti? Per quelli che non hanno mai avuto il piacere di trascorrere un soggiorno in Toscana, la semplice idea di farlo è esaltante: con questo libro se ne ha un piccolo, ma stuzzicante assaggio: vediamo paesaggi, visitiamo case, cogliendo l’essenza della regione.”
Questa la quarta di copertina del libro fotografico che l’editore tedesco Taschen ha pubblicato nel 2003 nella collana Icons. “Rispolveriamo” questa pubblicazione per segnalarvi che fra le foto rappresentative dello stile toscano, di quel modo di vivere tipico della “Toskana” tanto amata dai tedeschi, è stata scelta quella di un “pallaio” con delle bocce colarate. “L’essenza della nostra regione” passa anche dal gioco più antico del mondo: le bocce.
















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