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Bocce tutti in gioco: festa di chiusura a Scandicci e una riflessione sull’attività con i ragazzi

Si è concluso anche a Scandicci con una mattinata di gioco e festa al bocciodromo comunale Tamiro Martelli il progetto scolastico 2014/2015 di FIB Toscana “Bocce, tutti in gioco” che ha coinvolto le Scuole Primaria e Secondaria di 1° grado del Comune di Scandicci. Circa venti bambini hanno giocato sulle corsie di gioco insieme ai propri genitori e a Giacomo Gosti, Istruttore FIB Toscana, coadiuvato da Stefano Bartoloni per FIB Toscana e Simone Mocarelli per FIB Toscana, sotto lo sguardo compiaciuto del presidente della Bocciofila Scandiccese Sergio Bartoloni. (Tutte le foto realizzate nella mattinata le trovate a questo link.)

Il progetto scolastico di FIB Toscana è cresciuto di anno in anno punta a promuovere il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva delle bambini e delle ragazzi in età scolare. Ma le bocce sono uno sport adatto ai bambini? A questa domanda ci risponde Giacomo Gosti, atleta e istruttore FIB.
“Sono sempre più convinto che le bocce piacciano tanto – dice Giacomo – i bambini sono entusiasti di veder ruzzolare le bocce, di corrergli dietro, di lanciare… e sono sempre più certo che l’ostacolo alla diffusione di questo sport fra i più giovani siano le comuni convinzioni dei bocciofili che ritengono che le bocce non siano un’attività per ragazzi.
Con una programmazione seria – prosegue Giacomo – già da settembre si potrebbe organizzare una “scuola bocce” con 40/50 bambini. E a seguito dei bambini ci sarebbero i genitori che potrebbero diventare giocatori, aiutare nella gestione della Società ecc. Ma nessuno crede veramente al fatto di proporre le bocce come attività educativo-motoria. Anche quando si trovano 4-5 bambini si cerca il campioncino, il talento e tutti gli altri smettono. Non sono d’accordo sul proporre a ragazzini appena affacciati a questo mondo di partecipare a gare, competizioni di qualunque tipo, come se si fosse spinti dalla “smania” di avere qualche bambino tesserato (per cosa? per avere finanziamenti?). I bambini devono frequentare i bocciodromi perché qui trovano ambienti sani, persone competenti che li seguono e un percorso educativo-motorio serio e strutturato e non perché hanno vinto la coppettina alla garetta! Poi, in seguito, può venire anche la garetta… e anche quella bisognerebbe capire bene come impostarla.

A Firenze (in attesa del bocciodromo comunale) ci sono solo 2 impianti frequentabili da famiglie con bambini, a Scandicci e a Sesto Fiorentino: credo che si debba rendere questi bocciodromi “bambino-accoglienti” – sottolinea Giacomo – e cambiare la prospettiva delle società che devono diventare, oltre che centri di ricreazione per anziani, anche centri educativo-formativi per bambini e ragazzi.
Almeno un giorno alla settimana l’impianto dovrebbe essere a disposizione dei corsi per bambini e ragazzi… tutto l’impianto, non solo una corsia! Perché i bambini fanno “confusione”, perché i bambini corrono (e devono correre, non si possono tenere fermi sennò non si fa educazione motoria e si fa “costringimento” motorio) e non possono stare attenti se nel campo di là c’è il “veterano” che boccia.

Le società devono entrare nell’ottica che questa attività educativo-motoria va fatta fare a professionisti che sanno stare con i bambini e con i ragazzi, perché bambini e genitori lo vedono e lo sentono subito se hanno a che fare con un professionista o con un improvvisato. E la valutazione a fine anno non deve essere “tecnica”, cioè vedere se il bambino è diventato o meno il famoso campioncino, ma vedere se il bambino è migliorato nel suo stare nel gruppo, nel suo proporsi (in caso sia timido) o nel suo ascoltare gli altri (in caso sia un irruento), se è migliorata la sua coordinazione o la percezione del suo schema motorio.
Questi professionisti poi devono essere pagati dalle Società come in qualsiasi altro sport. Le società devono investire nella formazione dei giovani e magari eliminare qualche rimborso per le iscrizioni alle gare o il pagamento dei punti di giocatori che fanno 50 gare l’anno vincendo 2 gironi o i premi delle gare che organizzano.

Cosa interessa davvero? Qual è la priorità? Son sempre più dell’idea che sotto sotto (anche a livello inconsapevole) ci sia la volontà di tenere questo gioco il più possibile “segreto”, così ci gioca meno gente e i campi si trovano più liberi.
Son stato l’altra mattina all’Affrico a giocare con un americano 50 enne in vacanza qui a Firenze, appassionatissimo di bocce che mi ha raccontato che là negli Stati Uniti le bocce sono in espansione pazzesca e si meravigliava di come io gli dicessi che qui siano in declino!
Il gioco è tanto bello, ma tanto tanto! … con delle grandissime potenzialità che non si immaginano neanche. Chi ne ha la gestione – conclude Giacomo – si faccia due domande.”
Boccia la noia e sboccia il sorriso allo Smile Park di Prato sabato 31 maggio

Giochi animazione e tanto divertimento giocando con le boccedella Federazione insieme a Giacomo Gosti, Tecnico FIB Toscana, clown e giocoliere sabato 31 maggio al Parco degli Aquiloni di Galcetello di Prato nell’ambito di Smile Park, la manifestazione che unisce attività sportiva e ricreativa per i più piccoli, esibizioni di gruppi sportivi, momenti di sport dedicati ai più grandi e solidarietà nei confronti di Dynamo Camp. Nell’area dedicata al gioco delle bocce Giacomo Gosti farà scoprire o riscoprire ai partecipanti il gusto di avvicinarsi ad un obiettivo, di colpire un bersaglio, di lanciare. Tutti gesti e movimenti che i bambini fanno istintivamente e che nascondono grandi potenzialità di divertimento.
Smile Park sarà aperto fino a lunedì 2 giugno: tre giorni e un programma ricco di attività che vanno dal risveglio muscolare agli spettacoli serali. Maggiori informazioni sugli spettacoli in programma e dettagli sulle attività che sarà possibile provare, come baseball, tiro alla corda, corsa con i sacchi, scherma, arti marziali, frisbee, corsa campestre, gimcana in bicicletta e pallavolo, le trovate qui.
Smile Park è un’occasione di divertimento all’aria aperta davvero per tutti: Apici, l’Ass.Prov. Invalidi civili e cittadini anziani, garantirà un servizio di trasporto gratuito per le persone con disabilità nell’ambito dell’evento. Appuntamento dunque anche con le Bocce della Toscana sabato 31 al Parco degli Aquiloni per una giornata di sport, divertimento e solidarietà.
















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