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Francis Ford Coppola: l’orgoglio delle origini italiane e un profondo amore per le bocce

“Mi godo il clima mite e mi svago giocando a bocce” dice il regista Francis Ford Coppola su RClub di Repubblica di sabato 5 gennaio raccontando al giornalista Guido Andruetto la sua vita a cavallo fra l’Italia e la California. “Deve sapere che qui ci sono più di centoquaranta squadre che gareggiano a vari livelli, ma il fatto più sorprendente è che molti, fra cui il sottoscritto, passano gran parte del loro tempo libero proprio sui campi da bocce qua vicino, a Crane Park. La cosa più bella delle bocce – continua il regista con un sorriso di soddisfazione – è che si gioca con una mano sola, mentre con l’altra puoi tenere un buon bicchiere di vino”. Passione, italianità e bocce. Valori e risorse della nostra disciplina che vanno oltre il solo risultato sportivo e abbracciano temi come la salute fisica e psicologica, il benessere e una migliore qualità della vita. Per leggere tutto l’articolo su Coppola cliccare qui. E’ a pagina 29.
Lino Ventura e la petanque
Abbiamo “ripescato” dall’archivio dell’Ina, un’intervista del ’59 al grande attore Lino Ventura dove dichiara tutto il suo amore per la petanque “Je ne conçois pas les vacances sans pétanque, c’est sacré”. La trovate qui.
L’attore Jeffrey Wright gioca a bocce

Anche l’attore Jeffrey Wright gioca a bocce e lo fa con una mano sola! Dove lo avete visto? In “Presunto innocente“, “Basquiat“, “Agente 007 Casinò Royale” e “Quantum of Solace“… ma l’elenco dei film che ha girato è lungo: cliccate qui per la sua biografia e filmografia completa.
(Fonte: http://birdmechanical.tumblr.com/)
Le bocce al cinema: gli ottant’anni di “Gli uomini, che mascalzoni…”
Ottanta candeline nel 2012 per “Gli uomini, che mascalzoni…” film di Mario Camerini presentato alla prima edizione del Festival di Venezia nel 1932.
Il film “lanciò come divo cinematografico Vittorio De Sica, fino ad allora attore di teatro leggero, rese celebre la canzone “Parlami d’amore Mariù”, cantata in una sequenza del film dallo stesso De Sica, e rappresentò un’importante innovazione nel cinema italiano dell’epoca, per la scelta rivoluzionaria di girare in esterni invece che negli ambienti ricostruiti nei teatri di posa” (Fonte Wikipedia). I protagonisti, Bruno e Mariuccia, durante la loro gita sul Lago Maggiore, si fermano alla Trattoria della Vedova Musso e bevono un bicchiere di vino all’ombra di una pergola e con la splendida Rocca di Angera sullo sfondo. Alle spalle di Bruno vediamo alcuni ospiti dell’albergo giocare a bocce. Volete rivedere la scena? Cliccate qui e andate al minuto 17.58.












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