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Bocce tutti in gioco: una grande festa di chiusura corso a Bibbona

Un pomeriggio di festa per tutti i ragazzi del circolo didattico Collodi di Cecina che hanno partecipato all’edizione 2015/2016 del progetto di FIB Toscana “Bocce, tutti in gioco” che promuove il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva quello che si è svolto il 26 maggio dalle ore 14,30 al Circolo Bocciofilo La California di Bibbona.

Il presidente del C.B. La California Mauro Calamassi e altre autorità FIB hanno consegnato ai ragazzi gli attestati di partecipazione e le tessere della Federazione Italiana Bocce e il pomeriggio di sport e sorrisi in bocciodromo si è concluso con una merenda in compagnia gustata di fronte alla mostra di disegni che i ragazzi hanno realizzato durante il periodo del corso.
Cliccare qui per vedere la galleria fotografica realizzata da Francesco Rosella.
MC
Bocce tutti in gioco: festa di chiusura a Scandicci e una riflessione sull’attività con i ragazzi

Si è concluso anche a Scandicci con una mattinata di gioco e festa al bocciodromo comunale Tamiro Martelli il progetto scolastico 2014/2015 di FIB Toscana “Bocce, tutti in gioco” che ha coinvolto le Scuole Primaria e Secondaria di 1° grado del Comune di Scandicci. Circa venti bambini hanno giocato sulle corsie di gioco insieme ai propri genitori e a Giacomo Gosti, Istruttore FIB Toscana, coadiuvato da Stefano Bartoloni per FIB Toscana e Simone Mocarelli per FIB Toscana, sotto lo sguardo compiaciuto del presidente della Bocciofila Scandiccese Sergio Bartoloni. (Tutte le foto realizzate nella mattinata le trovate a questo link.)

Il progetto scolastico di FIB Toscana è cresciuto di anno in anno punta a promuovere il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva delle bambini e delle ragazzi in età scolare. Ma le bocce sono uno sport adatto ai bambini? A questa domanda ci risponde Giacomo Gosti, atleta e istruttore FIB.
“Sono sempre più convinto che le bocce piacciano tanto – dice Giacomo – i bambini sono entusiasti di veder ruzzolare le bocce, di corrergli dietro, di lanciare… e sono sempre più certo che l’ostacolo alla diffusione di questo sport fra i più giovani siano le comuni convinzioni dei bocciofili che ritengono che le bocce non siano un’attività per ragazzi.
Con una programmazione seria – prosegue Giacomo – già da settembre si potrebbe organizzare una “scuola bocce” con 40/50 bambini. E a seguito dei bambini ci sarebbero i genitori che potrebbero diventare giocatori, aiutare nella gestione della Società ecc. Ma nessuno crede veramente al fatto di proporre le bocce come attività educativo-motoria. Anche quando si trovano 4-5 bambini si cerca il campioncino, il talento e tutti gli altri smettono. Non sono d’accordo sul proporre a ragazzini appena affacciati a questo mondo di partecipare a gare, competizioni di qualunque tipo, come se si fosse spinti dalla “smania” di avere qualche bambino tesserato (per cosa? per avere finanziamenti?). I bambini devono frequentare i bocciodromi perché qui trovano ambienti sani, persone competenti che li seguono e un percorso educativo-motorio serio e strutturato e non perché hanno vinto la coppettina alla garetta! Poi, in seguito, può venire anche la garetta… e anche quella bisognerebbe capire bene come impostarla.

A Firenze (in attesa del bocciodromo comunale) ci sono solo 2 impianti frequentabili da famiglie con bambini, a Scandicci e a Sesto Fiorentino: credo che si debba rendere questi bocciodromi “bambino-accoglienti” – sottolinea Giacomo – e cambiare la prospettiva delle società che devono diventare, oltre che centri di ricreazione per anziani, anche centri educativo-formativi per bambini e ragazzi.
Almeno un giorno alla settimana l’impianto dovrebbe essere a disposizione dei corsi per bambini e ragazzi… tutto l’impianto, non solo una corsia! Perché i bambini fanno “confusione”, perché i bambini corrono (e devono correre, non si possono tenere fermi sennò non si fa educazione motoria e si fa “costringimento” motorio) e non possono stare attenti se nel campo di là c’è il “veterano” che boccia.

Le società devono entrare nell’ottica che questa attività educativo-motoria va fatta fare a professionisti che sanno stare con i bambini e con i ragazzi, perché bambini e genitori lo vedono e lo sentono subito se hanno a che fare con un professionista o con un improvvisato. E la valutazione a fine anno non deve essere “tecnica”, cioè vedere se il bambino è diventato o meno il famoso campioncino, ma vedere se il bambino è migliorato nel suo stare nel gruppo, nel suo proporsi (in caso sia timido) o nel suo ascoltare gli altri (in caso sia un irruento), se è migliorata la sua coordinazione o la percezione del suo schema motorio.
Questi professionisti poi devono essere pagati dalle Società come in qualsiasi altro sport. Le società devono investire nella formazione dei giovani e magari eliminare qualche rimborso per le iscrizioni alle gare o il pagamento dei punti di giocatori che fanno 50 gare l’anno vincendo 2 gironi o i premi delle gare che organizzano.

Cosa interessa davvero? Qual è la priorità? Son sempre più dell’idea che sotto sotto (anche a livello inconsapevole) ci sia la volontà di tenere questo gioco il più possibile “segreto”, così ci gioca meno gente e i campi si trovano più liberi.
Son stato l’altra mattina all’Affrico a giocare con un americano 50 enne in vacanza qui a Firenze, appassionatissimo di bocce che mi ha raccontato che là negli Stati Uniti le bocce sono in espansione pazzesca e si meravigliava di come io gli dicessi che qui siano in declino!
Il gioco è tanto bello, ma tanto tanto! … con delle grandissime potenzialità che non si immaginano neanche. Chi ne ha la gestione – conclude Giacomo – si faccia due domande.”
Bocce tutti in gioco: più di 1700 ragazzi hanno partecipato al progetto scuola 2013/2014

Giornata conclusiva del progetto scuola “Bocce tutti in gioco” immersi nel verde del Parco di Galceti di Prato sabato 17 maggio scorso. Più di cento ragazzi si sono confrontati nei giochi predisposti per loro dalla tutor regionale Enza Lombardi e dai tecnici Simone Mocarelli, Giacomo Gosti e Stefano Bartoloni.

Dopo una mattinata di appassionanti sfide all’accosto ed alle bocciate di volo e di raffa, nella classifica per gli alunni delle scuole di primo grado ha vinto, con un punteggio molto, alto Denisa Trifan della scuola Verdi di Firenze, davanti a Asia Becagli della Marcocci di Prato. Fra gli alunni della scuola primaria equilibrio fino all’ultima bocciata, con Marta Giacomelli della scuola De André di Prato che ha superato di misura Reymark Mari e Andrea Lombardi.

Nella classifica per classi si sono aggiudicati la vittoria, per le scuole primarie, gli alunni della quinta D della De André , e per le scuole di primo grado quelli della prima F della Verdi. Anche nella classifica per istituti la De André è arrivata al primo posto fra le primarie e la Verdi si è imposta fra quelle di primo grado.

Nell’occasione il presidente del Comitato Regionale della FIB Giancarlo Gosti ha premiato anche le classi vincitrici del concorso per gli elaborati prodotti dagli alunni, che nell’occasione del sesto Gonfalone d’oro erano stati esposti al Cassero di Prato. La commissione esaminatrice ha premiato come vincitrice la classe terza B della scuola primaria Cesare Guasti di Prato.

Grande il successo per il progetto scuola 2013/14 che ha visto partecipare più di 1700 ragazzi delle province di Firenze, Prato, Livorno ed Arezzo.
A conclusione della manifestazione ancora un pomeriggio di giochi con le bocce per tutti gli intervenuti alla manifestazione “Galceti Outdoor” con sfide appassionanti fra grandi e piccini, inserite nell’ambito del progetto “Green Fib” che valorizza il gioco delle bocce e la riscoperta della natura nella nostra regione.
Qui trovate la galleria fotografica della giornata.
S.B.
Galceti Outdoor: un giorno di sport all’aperto e la premiazione del concorso FIB per le scuole di Prato

Il Parco di Galceti e il Centro di Scienze naturali sabato 17 maggio ospitano Galceti Outdoor, una festa tutta ecologica dedicata alle famiglie. Qui giovani e adulti avranno la possibilità di fare Escursioni, Orienteering, Corsa con i sacchi, Retro-running Tiro con l’Arco, Mountain bike, Yoga, Lacrosse, Nordic Walking, Mini rugby, Arrampicata, Disc dog, Ponte tibetano, Shiatsu, Pallamano, Prova il cavallo e un percorso ludico motorio sul Monteferrato. Galceti Outdoor è anche la giornata conclusiva dei laboratori ambientali del trofeo Città di Prato con le scuole primarie e secondarie del Comune e della provincia di Prato e del progetto scuola di FIB Toscana “Bocce, tutti in gioco”. I ragazzi che hanno partecipato durante l’anno scolastico al progetto curato dal responsabile del settore scuola della FIB Enza Lombardi saranno coinvolti in giochi che hanno avuto modo di provare durante le lezioni curricolari con i propri insegnanti volti a comprendere il valore delle regole e l’importanza di rispettarle ispirandosi ai principi della Carta Etica dello Sport promossa dalla Regione Toscana.

Galceti Outdoor è anche l’occasione per premiare le scuole di Prato che hanno partecipato al concorso creativo abbinato al progetto “Bocce, tutti in gioco” : i ragazzi sono stati coinvolti nel creare un elaborato ispirato ai valori e ai contenuti del progetto. Tutte le “opere” realizzate dalle classi sono state esposte al Cassero medievale di Prato nel marzo scorso in occasione del VI Gonfalone d’Oro, torneo di bocce a striscio fra i comuni della Toscana. Ma quali sono le classi finaliste al concorso? In lizza la 3a A della Scuola primaria Manzi dell’I.C Castellani, 3a B della Scuola primaria Cesare Guasti dell’I.C. Marco Polo e le tre classi della Scuola primaria De André dell’I.C. Mazzoni. Dobbiamo aspettare sabato per conoscere l’esito finale del concorso.

Per partecipare alla manifestazione è necessario registrati al banco informazioni all’ingresso del parco e fra tutti i bambini partecipanti alla giornata, verranno fatte due estrazioni (una al mattino e una al pomeriggio) nelle quali saranno messi in palio buoni sconto da spendere per partecipare ai Centri Estivi 2014 del CGFS e numerosi ingressi gratuiti per la piscina di Via Roma a Prato.
Cliccare qui per scaricare il pieghevole ufficiale della manifestazione.
Prosegue la formazione degli insegnanti del progetto “Bocce, tutti in gioco”

La tutor regionale professoressa Enza Lombardi ha già svolto in 5 plessi scolastici (I.C. Castellani, I.C. Mazzoni, I.C. Lippi, I.C. Marco Polo di Prato e I.C. Tilli di Castelfiorentino) due incontri con gli insegnanti interessati. Le lezioni, dopo una breve introduzione del Presidente del Comitato Regionale Giancarlo Gosti che ha portato i saluti della Federazione ed ha illustrato le finalità del progetto, hanno avuto principalmente un aspetto pratico. La professoressa Lombardi ha impostato le lezioni a cominciare dalla manualità e della coordinazione fino ad arrivare, in una fase successiva, ai primi rudimenti della bocciata e dell’accosto, tutto ispirandosi ai giochi riportati nel Quaderno delle bocce.
Grande interesse da parte dei 30 insegnanti delle scuole di Prato e Castelfiorentino partecipanti a queste primi incontri che si sono lasciati piacevolmente coinvolgere da uno sport per loro quasi sconosciuto, soprattutto negli aspetti formativi ed atletici. Nei prossimi giorni sono previsti anche interventi nelle scuole di Montemurlo e Montecatini, per affiancare i tecnici già operanti in quel territorio. Successivamente verranno organizzate giornate di incontro a livello provinciale per selezionare gli alunni più meritevoli che saranno invitati alla manifestazione conclusiva che farà incontrare il 17 maggio nel Parco comunale di Galceti (Prato) gli alunni partecipanti al Progetto scuola di tutta la Toscana.
In tutte le scuole sono state consegnate le borse sportive contenenti il kit fornito dal Comitato Regionale toscano composto da palline soft, bocce colorate di plastica, coni, delimitatori, tessuti e il Quaderno guida delle bocce. Sono 120 le classi toscane coinvolte nel progetto, per un totale di circa 2.600 ragazzi.
Stefano Bartoloni
Bocce, tutti in gioco: prosegue la formazione degli insegnanti
Prosegue l’impegno dello staff di FIB Toscana nella formazione degli insegnanti di Prato le cui scuole hanno aderito al progetto “Bocce, tutti in gioco” e Giovedì 23 gennaio è stata la volta della scuola Ciliani dell’Istituto comprensivo Lippi. “Ho trovato grande curiosità fra le insegnanti” dice la tutor del Settore Scuola della FIB Toscana Enza Lombardi, “un interesse a conoscere questa disciplina che si dimostra capace di adattarsi facilmente a situazioni e spazi anche non proprio adeguati alla pratica sportiva”.
Sono 11 le classi della Ciliani che partecipano al progetto con oltre 270 ragazzi impegnati nei giochi e nelle attività motorie proposte, attività che gli insegnanti ritroveranno descritte in modo dettagliato nel Quaderno delle bocce, il manuale per l’educatore sportivo scolastico, che hanno ricevuto durante il momento formativo.
Ai partecipanti è stato consegnato anche il Kit dell’educatore sportivo scolastico FIB che li aiuterà a sviluppare il progetto classe per classe: il borsone sportivo contiene 1 set di bocce colorate, 10 cinesini, 4 metri di stoffa “tessuto non tessuto”, 14 palline e 6 coni.
La formazione comunque non è ancora finita e il prossimo e ultimo appuntamento è fissato per il 24 febbraio all’Istituto comprensivo Marco Polo, sempre a Prato.


























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