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Il delegato FIB Arezzo Maurizio Paperini: “Promuovere il nostro mondo e i suoi valori per ripartire”

Istrionico, affabile e competente. In un momento complesso per il mondo dello sport, è un elisir l’entusiasmo del delegato Federbocce di Arezzo Maurizio Paperini. Dopo una vita nel mondo del calcio, con tante soddisfazioni, da 8 anni è stabilmente in quello bocciofilo. “Da ragazzo praticavo il gioco tradizionale, poi un lungo amore col calcio, e ora di nuovo le bocce. I miei parenti sono tutti giocatori, quando ho lasciato i campi di calcio mi hanno invogliato a tornare al Bocciodromo, e poi sono stato nominato delegato di Arezzo” esordisce.
Cosa le piace dell’ambiente bocciofilo?
“E’ un ambiente dove si familiarizza facilmente, dove lo sport e il gioco sono ganci per creare rapporti umani. A me piace stare con la gente e i bocciodromi sono strutture ideali”.
La provincia di Arezzo è terra di bocce?
“Al momento abbiamo cinque società affiliate e si pratica tutta l’attività della specialità Raffa: maschile, femminile, giovanile, paralimpica. Nel capoluogo c’è Bocce Arezzo, col suo bell’impianto, i suoi giovani, le sue donne e le sue persone disabili a giocare, e un torneo, quello dei Quartieri, che ha avvicinato la cittadinanza. A Cortona la Cortona Bocce è un CAB, centro di avviamento alle bocce a livello nazionale, e partecipa ai campionati nazionali giovanili e femminili, oltre ad avere attività paralimpica. L’attività paralimpica c’è anche a Sansepolcro, alla Biturgia, altra società storica e organizzata con un bell’impianto, tanti soci e una bella squadra agonistica. A Chiusi della Verna la Bocciofila Beccaccia ha tanti soci e non molti giocatori, ma è un ambiente dinamico con la dirigenza più giovane della Toscana. La Polisportiva CAM infine viene dal mondo Special Olympics e si dedica all’attività per persona con disabilità intellettivo relazionale”.
In zona si organizzano anche diverse gare importanti?
“Sì, la scorsa stagione sono state 18, alcune anche nazionali. La provincia di Arezzo in questo senso ha un notevole peso nell’ambiente toscano. Assieme al Comitato di Siena da anni organizziamo il Trofeo Media Etruria, un circuito che dura tutta la stagione, con una dozzina di tappe e la giornata finale, che coinvolge tutte le società, ognuna delle quali organizza almeno una prova. Dato il grande successo dal 2019 abbiamo coinvolto anche il Comitato di Perugia, e abbiamo avuto circa 1000 partecipanti, numeri importantissimi”.
Ora cosa si può fare per ripartire?
“Gli impianti della provincia di Arezzo sono stati sanificati e ora sono riaperti. Seguendo le regole si può tornare a giocare, anzi auspichiamo di poter accogliere persone nuove, che in questo periodo possano riscoprire questo gioco così affascinante nella sua semplicità. Dobbiamo essere bravi a promuovere e comunicare quello che stiamo facendo, che ci siamo, abbiamo dei valori, offriamo dei servizi: solo così potremmo avvicinare le persone al mondo delle bocce, e sorprenderle”.
Riaperture: in campo ad Orbetello, all’Affrico, al 45 e ad Asciano

Si torna in campo all’Affrico
Avanti con la riaperture. Ieri, 3 giugno, sono riaperti gli impianti di Orbetello e dell’Affrico a Firenze. Oggi, 4 giugno, è stata il momento de Il 45 a Firenze e di Asciano, nel senese. Operazioni di sanificazione in corso invece a Scandicci.

In campo anche a IL 45
Elenco aggiornato al 4 giugno 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
U.S. Affrico (Viale Fanti, Firenze, FI) 3 giugno
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Pol. Il 45 Bocce (Via San Bartolo a Cintoia 82, Firenze, FI) 4 giugno
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR), 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU) 30 maggio
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Bocc. Pieve a Nievole (Via Leonardo da Vinci 2, Pieve a Nievole, PT) 1° giugno
Gruppo Bocciofili Chianciano Terme (Via Landi 1, Chianciano Terme, SI) 1° giugno
Bocciofila Asciano (Via Amendola 1, Asciano, SI) 4 giugno
Il delegato FIB di Lucca Mario Rossi: “Si riparte con consapevolezza. Ora bocciodromi aperti, presto le gare”

Mario Rossi è uno dei decani delle bocce in Toscana. Più di cinquant’anni di gare in giro per l’Italia, tanti successi, ogni volta un aneddoto raccontato con leggerezza, passione e un pizzico di nostalgia. Personaggio istrionico, persona di gran cuore, ama questo sport e l’ambiente che lo circonda. Continua a giocare, ma adesso è soprattutto dirigente, delegato Federbocce della provincia di Lucca.
Lucchesia e Versilia terre di sport, terre di bocce: cosa offrono ora agli appassionati?
“La provincia di Lucca è quella col maggior numero di società affiliate Federbocce in Toscana. Sono sempre tante le gare regionali e provinciali che vengono organizzate nel corso della stagione e molti sono i partecipanti, anche se i tesserati da qualche anno sono un po’ in calo. Inoltre negli ultimi due anni abbiamo ospitato manifestazioni nazionali di rilievo. Alla Migliarina di Viareggio due primavere fa c’è stata la Parata d’élite di Raffa, con i migliori atleti e le migliori atlete da tutta Italia, oltre che un importante stage delle nazionali maschile, femminile e giovanile. Ogni anno alla Viareggina invece c’è la Coppa Parodi giovanile, una gara nazionale juniores a cui l’anno scorso abbiamo dato una connotazione sperimentale, facendo cimentare per la prima volta ragazzi da tutta Italia nelle tre specialità Petanque, Raffa e Volo, ricevendo apprezzamenti dai partecipanti e dagli addetti ai lavori”.
Come si avvicinano i giovani a questo sport?
“Bisogna attrarli costruendo per loro un percorso di crescita, anche sportiva. Da anni nelle scuole della zona vengono realizzati i progetti di Federbocce e diversi giovanissimi sono entrati nei bocciodromi, dopo essersi divertiti nelle palestre dei propri istituti. Dopo però va creato qualcosa per loro, per farli divertire con continuità stimolandoli. Si possono realizzare corsi mirati attraverso tecnici formati, come per esempio è stato fatto alla Migliarina. Una manifestazione come la Coppa Parodi poi dimostra che ai giovani piace questo sport: vederli una giornata intera sul campo a giocare, senza mai stancarsi, ci dà soddisfazione e speranza”.
Oltre ai giovani, come si avvicinano le persone alle bocce?
“Facendo capire quanto ci si può divertire. Due anni fa Federbocce rilanciò Beach Bocce, le bocce da spiaggia, con un tour in tutta Italia. Viareggio partecipò e la risposta fu positiva, con tante persone che giocarono e seguirono. La Federazione sta facendo molto per la promozione; per esempio è aumentato molto il numero di atleti paralimpici. In passato io sono stato anche tecnico nazionale CIP, e sono fiero dell’avvicinamento di tante persone con disabilità al nostro mondo”.
Come si sta ripartendo ora?
“I bocciodromi stanno riaprendo in tutta la Toscana. Nella nostra provincia per ora sono tornati attivi quelli della Garfagnana a Castelnuovo, dell’Oltreserchio a Ponte San Pietro, della Viareggina e della Migliarina a Viareggio. Osservando le regole e le disposizioni si può tornare a giocare. Presto dovrebbe ripartire l’attività federale; si spera tra 40-50 giorni di poter organizzare qualche gara anche se purtroppo non potremo realizzare la Coppa Parodi, che sarebbe giunta alla sessantesima edizione. L’anno prossimo celebreremo l’evento con una grande festa”.
Cosa c’è da fare in questo momento per ridare linfa al mondo delle bocce?
“Ora, come non mai, c’è bisogno di dirigenti aggiornati e capaci di dialogare con le istituzioni. Mai come oggi un dirigente societario ha responsabilità di ogni genere, fiscale innanzitutto. Formarsi e aggiornarsi sarà necessario per scongiurare il rischio di ridimensionarsi, se non di scomparire: le società devono essere consapevoli di questo rischio. Stiamo lavorando per ripartire e siamo fiduciosi”.
Riaperture impianti: si riparte anche alla Migliarina, a Pieve a Nievole e a Chianciano

Primi giocatori in campo ad Arezzo
Si festeggia la riapertura in altri impianti della Toscana. Sabato 30 maggio hanno riaperto la Bocciofila Sestese, Bocce Arezzo, e l’impianto di Stabbiano dell’Oltreserchio, oggi 1° giugno hanno riaperto i battenti Pieve a Nievole, la Migliarina a Viareggio e Chianciano Terme. Mercoledì 3 sarà il turno di Orbetello.

Riapertura impianto di Chianciano Terme
Elenco aggiornato al 1° giugno 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
U.S. Affrico (Viale Fanti, Firenze, FI) 3 giugno
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR), 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU) 30 maggio
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Bocc. Pieve a Nievole (Via Leonardo da Vinci 2, Pieve a Nievole, PT) 1° giugno
Gruppo Bocciofili Chianciano Terme (Via Landi 1, Chianciano Terme, SI) 1° giugno
Impianti riaperti: si aggiorna la lista

Nella foto la riapertura della Campigiana
Continuano le riaperture degli impianti in Toscana (clicca qui), suscitando l’entusiasmo dei bocciofili e anche l’interesse dei media. Si riparte anche nella piana fiorentina: a Campi Bisenzio, le bocce hanno ricominciato a rotolare nel pomeriggio di venerdì 29 maggio, mentre a Sesto Fiorentino la riapertura è prevista per sabato 30 maggio. Sempre sabato riaprirà i battenti Bocce Arezzo, che porterà subito in corsia i giovani. In provincia di Lucca la Bocciofila Oltreserchio ha ripreso martedì scorso l’attività nell’impianto di Ponte San Pietro, mentre ora tocca anche a quello di Stabbiano. Per la prossima settimana si attendono le riaperture della Migliarina a Viareggio (lunedì 1° giugno) e del Circolo Bocciofilo Orbetello (mercoledì 3 giugno).
Elenco aggiornato al 30 maggio 2020
Bocc. Biturgia (Via Saragat 3, Sansepolcro, AR) 27 maggio
Bocce Arezzo (Via Divisione Garibaldi, Arezzo, AR) 30 maggio
Bocc. Campigiana (Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio, FI) 29 maggio
Bocc. Sestese (Via D’Azeglio 62, Sesto Fiorentino, FI) 30 maggio
Circolo Bocciofilo Grossetano (Via S. Rosa 9, Grosseto, GR) 27 maggio
Circolo Bocciofilo Orbetello (Via Marconi 6, Orbetello, GR) 3 giugno
Bocc. San Vincenzo (Piazza Giovanni XXIII, San Vincenzo, LI) 25 maggio
Circolo Bocciofilo La California (Piazza Leonardo Da Vinci, Bibbona, LI) 25 maggio
Impianto di Piombino (Via Piave 4, Piombino, LI) 26 maggio
Bocc. Garfagnana (Via G. Puccini 2, Castelnuovo Garfagnana, LU) 25 maggio
Croce Bianca (Via Catena – Querceta, Seravezza, LU) 25 maggio
Bocc. Viareggina (Via Cadorna / Fratti, Viareggio, LU) 25 maggio
Bocc. Oltreserchio (Impianto di Via della Chiesa, Ponte San Pietro, LU e Impianto di Via della Chiesa 34, Stabbiano, LU) 26 maggio e 30 maggio
Bocc. Migliarina (Via A. Petri, Viareggio, LU) 1° giugno
Il Segretario Regionale Scricciolo: “Formazione per stare al passo coi tempi”

Lavora dietro le quinte, ma è sicuramente una delle figure più preparate, appassionate e competenti del panorama boccistico nazionale. Luciano Scricciolo, grossetano d’adozione, è il Segretario del Comitato Regionale Toscana nonché coordinatore AIAB (Associazione Italiana Arbitri Bocce) della Toscana e punto di riferimento per tutti i bocciofili. Ha fatto conoscere la riforma del settore arbitrale nella nostra regione ed è ancora al lavoro. “Abbiamo realizzato corsi in tutta la Toscana, a cui hanno partecipato circa 200 persone, ma c’è ancora da fare” esordisce.
Quali sono le principali novità a cui il settore arbitrale delle bocce è andato incontro?
“Dopo tanti anni è stata fatta un’opportuna riforma che ha dato chiarezza al settore. La più grossa novità è rappresentata dall’istituzione dell’arbitro di società, figura fondamentale per l’organizzazione e la riuscita delle numerose gare in calendario”.
Come sono stati formati i nuovi arbitri?
“Le società hanno proposto dei nomi, che hanno preso parte a corsi necessari ai fini dell’abilitazione. Come formatore arbitrale ne ho realizzati tanti in tutta la Toscana, nelle sedi CONI provinciali o direttamente nelle società e la partecipazione è stata alta”.
Come li ha organizzati?
“Praticamente ho preparato delle presentazioni e degli opuscoli sulla base del programma definito dalla Federazione Italiana Bocce. Abbiamo sviscerato tutti i contenuti coi partecipanti, e poi ho risposto alle loro domande”.
Gli arbitri di bocce oggi sono più professionali?
“Gli arbitri veri e propri, ovvero gli arbitri AIAB (nazionali, regionali e provinciali) anch’essi preparati e aggiornati, possono contare su quelli di società che adesso hanno più consapevolezza del proprio ruolo e dei regolamenti. Maggior consapevolezza porta a maggiore autorevolezza, necessaria per far fare un passo avanti alla nostra disciplina”.
Cosa c’è ancora da fare per il settore arbitrale?
“In Toscana avevamo appena terminato i corsi per la specialità Raffa e c’erano in programma quelli per Petanque e Volo, che riprenderemo appena possibile. In generale noto una maggiore volontà, ma auspico di poter proseguire la formazione per dare sempre una maggiore uniformità all’interpretazione del ruolo”.
La Federazione punta molto sulla formazione anche in altri ambiti.
“Si sta lavorando molto sulla formazione degli educatori, degli istruttori e degli allenatori, e ora sono in programma anche corsi per dirigenti di società. Mi auguro davvero che le società comprendano quanto valore può avere un corso per dirigenti. Auspico una grande partecipazione affinché le nostre ASD possano essere gestite al meglio, siano aggiornate e preparate specialmente sotto profili finora passati in secondo piano, come quello fiscale, mai come oggi fondamentale per ripartire”.
A proposito, come si sta ripartendo?
“Diversi impianti stanno riaprendo, tante società si stanno relazionando con le rispettive amministrazioni comunali in maniera proficua. Per ora però è solo un modo per riprendere la propria passione, mentre dal punto di vista agonistico è intenzione della Federazione provare a portare a termine i campionati interrotti a marzo. C’è qualche indicazione anche per le gare promozionali che, mi auguro, possano ripartire nel periodo estivo”.
Come si faranno queste gare?
“La Federazione ci sta lavorando, ha dato soltanto indicazioni di massima, ricordando che si potranno organizzare solo prove individuali, e che ogni giocatore dovrà ritirare dal campo le proprie bocce. Credo che realizzare partite a tempo con orari di chiamata in campo certi potrebbe essere una soluzione, così come far autoarbitrare le gare di girone prima delle finali, in modo da avere una persona in meno in corsia”.
La FIB, specie in Toscana, sta lavorando molto sulla promozione per giovani, donne e persone con disabilità. Le sembra la strada giusta?
“Giustissima. Ho sempre creduto in questi settori e mi ci sono impegnato fin dal passato, che definirei quasi remoto. A Grosseto, quando ero presidente provinciale, organizzammo tanti anni fa il primo stage giovanile e il primo raduno della nazionale femminile. Negli anni Novanta sono andato nelle scuole del territorio a fare corsi ai ragazzi e mi fa piacere che siano riprese in tutta la regione le iniziative in tal senso. L’attività paralimpica è in grande crescita, qui a Grosseto in particolare nell’ultimo anno è stato realizzato un corso che ha riempito il Bocciodromo di una quindicina di ragazze e ragazzi con disabilità. Non è un caso che i primi contributi per la ripartenza dell’attività a livello nazionale siano giunti per il settore paralimpico”.
Gare promozionali e sperimentali durante il periodo estivo

Il Consiglio Federale del 15 maggio 2020, relativamente alla ripresa delle attività sportive durante il periodo estivo, ha deliberato di autorizzare, sempre nel rispetto delle direttive degli organi competenti governativi, territoriali e sportivi, l’organizzazione, al momento, di gare esclusivamente individuali, anche a carattere promozionale o sperimentale, con le seguenti indicazioni finalizzate a prevenire il rischio contagio: partite ai 10 punti per la specialità Raffa, partite di 45 minuti per la Petanque e partite di un’ora e quindici minuti per la specialità Volo.
La richiesta delle gare deve essere inoltrata al CTFU, che provvederà ad autorizzarle e inserirle in calendario.
La Federazione comunicherà tempestivamente ulteriori informazioni e disposizioni attuative (come, ad esempio, il costo del Nulla-Osta, le tabelle montepremi, i calendari), sempre con deliberazioni del Consiglio Federale e determinazioni del CTFU.
I CAB, le nostre eccellenze: Cortona Bocce

L’ASD Cortona Bocce, da qualche mese, può fregiarsi del prestigioso titolo di CAB, Centro di Avviamento Bocce, novità introdotta nel 2017 dal presidente federale Marco Giunio De Sanctis. Molti e stringenti sono i requisiti che le società devono rispettare per costituirsi in CAB veri e propri centri di eccellenza delle bocce italiane: almeno cinque disabili, cinque donne e cinque giovani, oltre alla struttura accessibile. Cortona Bocce, ad oggi unico CAB in Toscana, ha dimostrato intraprendenza e lungimiranza fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2004 a seguito della collaborazione con l’amministrazione locale per la costruzione del nuovo impianto per la specialità Raffa.
La promozione sportiva e quella sociale sono sempre andate di pari passo. “Dal 2008 ospitiamo persone con disabilità sia intellettivo relazionale che fisica – racconta il presidente Alessandro Trenti – e svolgiamo regolare attività paralimpica in un contesto aperto e integrato”.
A Cortona non manca l’attenzione per i giovani. “Da oltre quindici anni con i nostri istruttori realizziamo progetti scolastici con le scuole del territorio, promuovendo, attraverso le bocce, l’educazione motoria, lo sport e i suoi valori”, prosegue Trenti.
Si è costituito così il settore giovanile, che ha portato notevoli risultati. I più recenti successi sono stati conquistati dai gemelli Michele e Riccardo Mazzoni e da Giacomo Cecchi.
Cortona schiera anche una squadra femminile, che annovera, tra le altre, le giovani Elisa Fanicchi e Giulia Pierozzi, già campionesse italiane juniores.
Non mancano i risultati nemmeno tra i senior: sette sono i podi conquistati ai Campionati Nazionali, l’ultimo dei quali nel 2019 grazie a Lucarini e Pastonchi.
Cortona Bocce gestisce anche un campo all’aperto per il gioco tradizionale, che in estate è teatro dell’attività promozionale con gare sociali per bambini e “Lui e Lei”.
Oltre 100 soci e 60 atleti, organizzazione di gare nazionali, giovani, donne, senior e paralimpici: tutto questo è valso il titolo di CAB. “La nostra maggiore soddisfazione è aver cementato un corpo sociale straordinario, tanto variegato quanto unito. Non ci fermeremo”, conclude Trenti.
Si riparte: riaprono i primi bocciodromi in Toscana

Nella foto sopra San Vincenzo
Finalmente si riparte. Con regole tanto stringenti quanto necessarie in questo momento. Dopo l’atteso decreto governativo, le seguenti linee guida locali e le indicazioni della Federazione Italiana Bocce (clicca qui), il mondo bocciofilo toscano si rimette in marcia. A seguito delle sollecitazioni, i dirigenti delle ASD si sono messi in contatto con le rispettive amministrazioni comunali e si cominciano a vedere le prime bocce rotolare. Tutti stanno attenendosi alla più basilare delle indicazioni: giocare in modo sicuro seguendo scrupolosamente le regole. Da ieri si gioca sulla Costa degli Etruschi. Tra i primi a riaprire c’è stata San Vincenzo, dove sono applicate tutte le norme di sicurezza. Si è tornati in corsia anche a pochi chilometri di distanza, a La California, dove è presente una segnaletica a terra negli spazi comuni e i giovani sono stati i primi ad allenarsi.

Nella foto sopra La California
Si festeggia la riapertura anche in pineta a Viareggio, dove la Bocciofila Viareggina, a seguito di incontri e contatti con ASL e amministrazione, è tornata attiva. Tutto a regime anche a Castelnuovo Garfagnana, dove già da una settimana era stata effettuata la sanificazione e lunedì 25 i giocatori hanno potuto tornare a giocare.

Nella foto sopra la Viareggina, nella foto sotto la Garfagnana

Sempre in provincia di Lucca, ha riaperto i battenti anche la Bocciofila Croce Bianca. Per mercoledì 27 sono previste le riaperture del Circolo Bocciofilo Grossetano, dove si è al lavoro dopo il positivo incontro con l’amministrazione comunale, e della Biturgia, dove gli spazi interni ed esterni sono già stati sanificati.
Per segnalazioni su ulteriori riaperture scrivete a comunicazione.fibtoscana@gmail.com
Bocciodromi e aggregazione: due esempi di modernizzazione a Isernia e Crema

I bocciodromi sono luogo di aggregazione, oltreché di sport. Il presidente della Federbocce, Marco Giunio De Sanctis, da sempre, ha esaltato questo ruolo, ricordando “le sue partite pomeridiane e serali, la convivialità vissuta in prima persona e l’unione che fonde i soci nelle bocciofile, senza distinzioni, sia sotto il profilo sociale che agonistico”.
“Un ruolo fondamentale quello dei circoli bocciofili nel contesto sportivo e sociale delle nostre comunità”, rimarca sempre il presidente federale.
Nell’ultimo periodo, grazie all’attivismo dei dirigenti territoriali e societari, sono diversi gli esempi di ristrutturazione dei bocciodromi. Un’esigenza dettata dalla sempre maggiore frequentazione delle famiglie, che si dedicano alle attività sportive, sociali, ricreative, d’integrazione, conviviali e, spesso, anche culturali.
A Castelpetroso, in provincia di Isernia, in un luogo immerso nel verde e accanto al Santuario di Maria Santissima Addolorata, meta di pellegrinaggio e turismo, l’emergenza sanitaria ha soltanto posticipato l’inizio dei lavori di ristrutturazione del bocciodromo comunale, destinato a diventare un vero e proprio gioiello di impiantistica sportiva dedicata alle bocce, totalmente accessibile e pienamente ospitale. Sede della Bocciofila ABC, i lavori sono già iniziati col progetto supportato dalla Regione Molise col cofinanziamento comunale.
Altro esempio di buona prassi legata al mondo boccistico, finalizzata alla modernizzazione di un bocciodromo, si trova a Crema, il cui bocciodromo comunale sarà gestito dal ‘Consorzio Bocce in Lombardia’ fino al 2040.
Saranno realizzati nuovi spogliatoi, una sala riunioni, una cucina, un alloggio per il custode e la sua famiglia e, all’esterno, un’area giochi per bambini, campi all’aperto per le specialità Raffa, Volo e Petanque, nonché uno spazio per il beach bocce. Lavori di consolidamento statico a fini antisismici, rifacimento del tetto con la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’ammodernamento della centrale termica, l’adeguamento alle prescrizioni antisismiche e l’efficientamento energetico.
Un altro fiore all’occhiello del panorama dell’impiantistica sportiva dedicata alle bocce, disciplina sempre più aperta alle famiglie e il cui claim ‘uno sport moderno dal cuore antico’ ritorna sempre più attuale.
Fonte: FIB Nazionale











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