Libri da bocciofili: Il libraio di Parigi
18/12/2014 at 15:41 Lascia un commento

“L’erba terminò per lasciar spazio a un cortiletto di ghiaia in cui una dozzina di uomini prendevano parte o osservavano partite di petanque. Alcuni erano in piedi, altri seduti. Il più anziano, un ometto ricurvo dal naso incredibilmente rosso, si riparava all’interno di una baracca verde. Stava preparando del caffè, come era evidente dalla fila di recipienti di alluminio disposti sul tavolino. Un altro degli uomini, tipicamente francese nel suo basco blu e larghi pantaloni di tela, tendeva i palmi al cielo per accogliere la pioggia. Evidentemente insoddisfatto delle poche gocce in arrivo, tornò ad osservare la partita. Chi desiderava giocare attendeva il proprio turno su una delle panchine malandate, commentando e gesticolando l’andamento del match come piccioni riuniti su un ramo. Zaffate di fumo accolsero l’arrivo di Hugo con il pungente aroma di tabacco senza filtro. Lo apprezzava molto più dell’appiccicoso profumo di sigarette che si respirava nei bar e nei locali del quinto arrondissement.
Si soffermò a osservare la partita per qualche istante, chiedendosi cosa potesse decifrare di quegli uomini dal modo in cui parlavano e dai vestiti che indossavano. Rinunciò dopo un paio di minuti, vagamente divertito dalla sua stessa presunzione. L’unica conclusione che riuscì a trarre era che fossero contenti, e che sperassero di veder tornare il sole.”
Uno scorcio di una partita a petanque ci sorprende in queste righe che avete appena letto scoperte fra le pagine del thriller “Il libraio di Parigi” di Mark Pryor pubblicato da Fanucci nel 2013. Se siete appassionati del genere o dell’atmosfera di Parigi, vi consigliamo la lettura di questo esordio definito da molti critici come “intelligente, elegante e arguto”.











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