Archive for 22/11/2013

Promozioni e retrocessioni raffa 2013

Tirreno Cup-425

Alla vigilia del nuovo anno sportivo, pubblichiamo le promozioni e retrocessioni 2013 per gli atleti e le atlete della specialità raffa. Cliccare sul nome del file per scaricare il documento in pdf.

22 11 2013 promozioni retrocessioni

22/11/2013 at 17:32 Lascia un commento

Coppa Italia juniores di bocce: i giovani toscani in gara a Venezia

locandina Coppa Italia juniores di bocce 2013

Dal 22 al 24 novembre a Favaro (VE) andrà “in scena” la Coppa Italia juniores di bocce 2013 e la Toscana parteciperà con sei giovani atleti della specialità raffa, tutti provenienti dalla provincia di Livorno, guidati dal dirigente FIB Giorgio Coroni e dai tecnici Manilo Toncelli e Matteo Massimo. I loro nomi? Niccolò Buti, Jean Paul Pacini, Michele Pedri, Lorenzo Fenzi, Gionata Creantini e Alessio Lavopa. Seguiremo la loro prestazione con il live twitting su: https://twitter.com/BocceinToscana

In bocca al lupo ragazzi!

22/11/2013 at 17:18 Lascia un commento

A Grosseto l’attesa Finale della Polident Cup

Finale-Polident-Cup-2013-Grosseto

Sabato 23 novembre il Circolo Bocciofilo Grossetano ospiterà l’attesa Finale della Polident Cup 2013, il torneo interregionale di bocce più atteso dell’anno, nato dalla collaborazione tra il Comitato Toscano della Federazione Italiana Bocce e Polident, marchio di GlaxoSmithKline Consumer Healthcare. Un appuntamento imperdibile che arriva dopo quattordici gare disputate in 12 province tra Toscana e Lazio e vedrà gareggiare i 32 atleti che si sono aggiudicati i posizionamenti migliori nella famosa Polident Ranking. Saranno 20 i rappresentanti della Toscana, 8 quelli del Lazio e 4 i giocatori inquadrati nella classifica unica Toscana/Lazio.

Tra gli atleti in gara spiccano i nomi di Niko Bassi della Bocciofila Montecatini AVIS, classe 1998, l’atleta più giovane presente in Finale, della coppia di coniugi formata da Giuseppe Giannini e Donatella Violi della Società Monsummanese. Tra gli altri si batteranno per il titolo anche i fratelli Alessandro e Massimo Maltoni, della Società Eretum Bocce, e due dei quattro vincitori della scorsa edizione, Fabio Matalucci e Valerio Migliori della Società Scandiccese.

L’intero torneo, dedicato ad una particolare specialità di gioco, detta “raffa”, partito da Grosseto lo scorso 23 febbraio, si alterna in 12 province tra Toscana e Lazio, con l’obiettivo di sostenere il gioco delle bocce in due territori tradizionalmente legati a questo sport.
L’amore per le bocce delle due regioni è dimostrato dall’elevata presenza di bocciofile, che oltre a rappresentare luoghi di gioco, costituiscono anche importanti centri di aggregazione dove realizzare molte attività ricreative. Sono diversi anni, ad esempio, che i due comitati FIB di Toscana e Lazio realizzano progetti rivolti al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Queste attività rientrano all’interno di una serie di iniziative, nate con l’obiettivo di seguire con attenzione la vita sociale dei propri tesserati, che la Federazione Italiana Bocce sostiene e grazie alle quali ha ottenuto dal Ministero degli Interni il riconoscimento di “Ente Assistenziale”.

Tutto è ormai pronto. L’appuntamento è per Sabato 23 novembre a Grosseto per la Finale del Torneo Polident Cup 2013, una giornata all’insegna del grande spettacolo dove vedremo gareggiare per il podio i migliori atleti di questo appassionante sport.

Per maggiori informazioni:
Studio Ghiretti&Associati
Chiara Marando
Stage2@studioghiretti.it
0521/1911434

22/11/2013 at 13:17 Lascia un commento

La rassegna stampa on line delle Bocce in Toscana

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Rassegna stampa on line della settimana dedicata alla Finale della Polident Cup di Grosseto, ma anche all’allarme lanciato dai pediatri sul calo dell’attività fisica fra i ragazzi. Buona lettura!

La capolista passa di misura a Montecatini, Valdinievole Oggi, 16/11
La Lucchese vince il Trofeo Vetreria Bartoletti, Valdinievole Oggi, 17/11
Il trofeo “Vetreria Bartoletti” parla lucchese, Pistoia Sport, 18/11
Montecatini Avis cede ai campioni d’Italia della Pinetina Roma, Pistoia Sport, 19/11
Cecina. Il nuovo Comune nell’ex scuola approvato lo studio di fattibilità, Il Tirreno, 20/11
A GROSSETO L’ATTESA FINALE DELLA POLIDENT CUP, Sport & Comunicazione, 21/11
Polident Cup: a Grosseto si dispiuterà l’attesa finale del campionato di bocce, Il Giunco, 21/11
Polident Cup: a Grosseto la Finale, Vivi Grosseto, 21/11
Polident Cup: a Grosseto la Finale, 1sport, 21/11
Polident Cup: a Grosseto si dispiuterà l’attesa finale del campionato di bocce, Easy teach point, 21/11

… ecco altri articoli che abbiamo “scovato” per voi:

Une partie de pétanque avec Les Enfants de la lune, Sudouest, 14/09/2013
Lorenzin, sport investimento per salute generazioni future, Ansa, 20/11
Salute: allarme pediatri, addio a sport per adolescenti, generazione a rischio, Focus, 20/11
I nostri genitori correvano più veloci (tutta colpa dell’obesità), Corriere Salute, 21/11
Lo sport riparte dalla scuola, Huffington Post, 21/11
Il medico dello sport Rossetti: “I bambini sono diventati pigri, l’attività fisica va fatta ogni giorno”, La Repubblica, 21/11
Lo sport come medicina anti-cancro, Corriere Salute, 22/11

22/11/2013 at 13:14 Lascia un commento

Andare al punto: l’Associazione ed il futuro (parte 1)

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Christian Petrucci

Oggi vorrei trattare un tema quantomai spinoso che interessa tutte le associazioni sportive dilettantistiche: la sopravvivenza. Ovviamente mi riferisco alla sopravvivenza di tipo sportivo nel lungo termine, quindi a quanto una società riesce a proseguire la propria attività negli anni e, perché no, nei decenni. Non esagero usando questo termine temporale, dato che alcuni club di golf nel Regno Unito esistono addirittura dal diciottesimo secolo!

Tornando però a parlare della realtà nostrana, nella quale si muovono anche le società bocciofile, mi ritrovo ancora ad usare la parola programmazione: il futuro dell’attività deve essere pianificato se si intende protrarla nel tempo e questo deve nascere principalmente dalla volontà della dirigenza (e non solo) di far crescere gli atleti nell’ambito del proprio sport fin dalle età più giovani. A questo si potrebbe e si dovrebbe aggiungere un impegno nell’attività sociale volta all’integrazione delle persone diversamente abili e di quelle immigrate, sempre più presenti nella vita quotidiana di molti. Come vi potrete immaginare, questi argomenti aprono una serie piuttosto ampia di spunti e di contenuti, pertanto ho ritenuto opportuno suddividerli in due parti: oggi analizzeremo quali sono gli interventi da programmare per coinvolgere le persone sopra indicate nella pratica dello sport, la prossima volta vedremo gli innegabili vantaggi che questi porteranno all’interno dell’associazione. Partiamo con il primo punto focale degli interventi da programmare.

Lecci e Borghesi

Investire
So che questo verbo può far rabbrividire molti membri delle società bocciofile (così come accadrebbe con società che operano in altri ambiti sportivi), ma l’investimento di cui parlo è solo in parte di carattere monetario: infatti si tratta di investire anche nel tempo per formare gli allenatori/educatori che potranno poi seguire al meglio i progetti da sviluppare. All’interno dell’associazione sportiva si dovranno innanzitutto scegliere delle persone (se non si offrono volontariamente) alle quali si faranno seguire i corsi federali previsti per avere l’abilitazione ad insegnare la pratica sportiva delle bocce, magari a spese della società stessa. Dopo tale formazione “burocratica”, si può iniziare a pensare a quali classi di età rivolgersi per l’avviamento allo sport. Va da sé che, come ho già detto in un’altra occasione, si dovranno scegliere i membri adeguati per i ruoli adeguati, ma capisco perfettamente che in ambito di volontariato non sempre questo è possibile e bisogna adattarsi ai pochi che hanno dato la loro disponibilità. Lo stesso discorso vale per chi dovrà seguire gli aspiranti sportivi diversamente abili, in quanto, per svolgere un lavoro appropriato, vengono organizzati dei corsi che forniscono competenze specifiche. A questo proposito sarà utile prendere quindi contatto con i responsabili dell’amministrazione locale che quotidianamente svolgono opera di integrazione in questo ambito. Può sembrare strano, ma da esperienze personali e non, ho imparato negli anni che se si formano gli allenatori/educatori i nuovi praticanti arriveranno.

Per quanto riguarda poi l’attività con i bambini, che dovrà ovviamente svilupparsi sotto forma di gioco, sarà utile cercare una collaborazione con le scuole presenti nel territorio, che soprattutto negli ultimi anni sono molto aperte a questo genere di iniziative per offrire ai bambini, ed ai genitori di conseguenza, attività sempre nuove e stimolanti. (Un esempio concreto e importante sono i progetti portati avanti dal Settore giovanile della FIB Toscana, come “Bocce, tutti in gioco”).

Altro punto che sarà fondamentale, e che andrà chiarito sin dall’inizio tra la dirigenza e gli operatori scelti, sarà quello di pattuire un eventuale rimborso spese. Questo non solo incentiverà i volontari a proporsi, ma fornirà un’immagine positiva e professionale dell’associazione agli occhi dei propri membri e delle persone esterne con cui ci troveremo a lavorare. Ponendo poi l’accento sul piano prettamente finanziario, nel caso in cui i bambini o le persone coinvolte si interessino alla pratica delle bocce e si iscrivano all’associazione sportiva, allora si può subito notare come un progetto del genere si “autofinanzi” con le quote sociali che vengono versate annualmente o con il pagamento dell’utilizzo del campo anche solo per partite occasionali.

Un futuro di ricordi 2

Controllare
Una volta effettuato l’investimento di tempo, denaro e di risorse umane, non bisogna incorrere nell’errore fatale di lasciare andare le cose a sé stesse. Sembra banale doverlo rimarcare, ma ci deve essere sempre un filo diretto tra la dirigenza e gli operatori che propongono lo sport ai livelli di cui abbiamo parlato prima. Da questo punto di vista, sarà utile eleggere uno o più dirigenti incaricati di seguire il settore giovanile e quello dello sport per diversamente abili. Visto che non ho ancora ripreso l’argomento, voglio specificare che per l’integrazione degli immigrati nel nostro Paese ci si dovrà muovere a più livelli, sia quello giovanile sia quello dell’età più avanzata, pertanto i soggetti interessati rientreranno nell’uno o nell’altro gruppo senza problemi. Ad ogni modo, il dirigente incaricato del ruolo di responsabile dello sviluppo di questi progetti avrà il compito di gestire, coordinare e risolvere eventuali problematiche che possono insorgere, in accordo con gli educatori stessi, in quanto in un ambito dilettantistico come quello bocciofilo è altamente sconveniente e sconsigliato per tutti creare inutili tensioni che possono danneggiare il lavoro che viene programmato e svolto per un fine comune. Ho voluto precisare anche questo punto perché so che purtroppo sono evenienze che accadono sovente.

Gioco Sport

Tirare le somme
In pratica è quello che deve essere fatto alla fine di ogni progetto o alla fine di ogni stagione sportiva in generale. La dirigenza, al completo o rappresentata dal dirigente responsabile dei progetti, si incontrerà con gli operatori che hanno collaborato attivamente per raccogliere impressioni, pareri ed anche consigli per eventuali sviluppi futuri. Questo dovrà essere fatto anche dopo avere ascoltato in merito i dirigenti scolastici delle scuole ed i responsabili dell’amministrazione locale eventualmente coinvolti. La riunione non avrà il solo scopo della redazione di un bilancio consuntivo dell’attività svolta negli ambiti di applicazione che abbiamo trattato sinora, ma dovrà essere rivolta alla valutazione con occhio educativo e sociale di ciò che il progetto ha portato all’associazione sportiva ed ai soggetti coinvolti, educatori ed aspiranti bocciofili. A volte infatti ci sono investimenti che semplicemente non sono “monetizzabili”, ma che riguardano aspetti più intangibili della persona e dell’ambiente in cui si opera. Questo è lo spunto con cui concludo questa trattazione, in quanto questo argomento verrà più diffusamente analizzato la prossima volta.

Christian Petrucci

22/11/2013 at 11:53 Lascia un commento


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