Campionati Italiani Femminili: “Bocce e donne” di Cecilia Trinci

07/09/2011 at 13:23 Lascia un commento

Cecilia Trinci,  sportiva tenace e appassionata, scrittrice impegnata e sempre al fianco della FIB e dei nostri atleti privi della vista, ma anche rappresentante CONI Provinciale di Firenze, ci invia questo testo che siamo onorati di pubblicare. Grazie Cecilia!!!

Giancarlo Gosti e Cecilia Trinci

BOCCE e DONNE

“Forse è come si presenta.
Sta qui  la sua forza?
Un gioco apparentemente semplice, con soltanto quattro palle colorate da maneggiare, né troppo piccole né troppo grandi, giusto adatte alla mano di chiunque, pesanti quanto basta per reggerle saldamente senza sforzi, senza corse, senza placcaggi o finte pericolose per le caviglie.
“Se giocano gli anziani al Circolo, possiamo giocare tutti!”
Forse questo luogo comune ci rincuora. Ce lo rende amichevole, simpatico, alla portata, questo antichissimo gioco delle bocce.
Altro che football, rugby, basket, calcio….!
Questo è davvero uno sport per tutti.
O almeno così sembra.
Te ne accorgi dopo, che per vincere sul serio  bisogna essere atleti, con il fisico, la grinta, l’agilità,  la tenacia di un animale da podio!
Anche se, è vero, il fitness tradizionale non serve! e occorre più una mente lucida, strategica e competitiva, che un fisico da palestrato mitomane.
Adatto anche per le donne, allora, e le donne normali, non solo le olimpioniche da medaglia che rinunciano alle gioie del focolare per lo sport!

Campionato Femminile di Bocce: eccolo!
Donne grintosissime con una gran voglia di vincere, dedicate ad uno sport che hanno scelto, che amano e onorano.

Come sanno fare le donne quando amano qualcuno o qualcosa.
Come sanno fare le donne quando accettano un compito o un incarico.
Fedeli, consapevoli, costanti, creative, ironiche, toste e materne.
Donne.

“Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.” (Alessandro Baricco)

Quando le cose si mettono male davvero gli uomini potenti tendono a chiamare le donne.
Li senti promulgare, come fosse una concessione, mentre è solo disperazione: “Qui ci vuole una donna!”
E le donne arrivano. Non dicono mai di no, dimenticando i “no” che hanno invece sempre ricevuto. Prendono in mano i problemi, le situazioni, le imprese disperate e le rassettano come fossero mucchi di panni, le sistemano, scegliendo, decidendo, provando sempre a risolvere.
Affrontano  ogni cosa e assumono responsabilità senza piangere.
Se piangono, 99 su 100 è colpa di un uomo, di un sentimento ferito, quasi mai di un problema.

La FIB ha organizzato un Campionato Femminile dando un esempio, che ci piacerebbe fosse seguito, di come si può utilizzare lo sport per cavalcare il mondo.
Le gare, in genere, hanno spesso il limite di essere consumate in grande solitudine, nello sguardo distratto di pochi addetti, nella crudeltà della vittoria che ha regole  sanguinose.
Questo Campionato Italiano di Sesto Fiorentino si presenta volutamente DIVERSO,  accompagnato da una settimana di eventi, che quasi preparano il pubblico a capirlo di più.
Non solo punteggi da addetti ai lavori, giornate piene e intense di grande fatica che rimangono chiuse in ambiti ristretti, successi che passano veloci e tornano presto nel buio del quotidiano, del consueto, dell’ordinario.

Giancarlo Gosti, presidente del Comitato Regionale Fib,  ha proposto, dal 5 al 10 settembre, al Bocciodromo di Sesto,  serate che sono un canto alla creatività, alla gioia, alla serietà, all’eroismo, una collana di umano al femminile che ci entusiasma, ci appassiona o anche solo banalmente ci informa, di quanto variegato, complesso, sofferto è il mondo delle donne.
E quanto è ricco di risorse e di soluzioni.
Donne che curano in ospedali di frontiera con Emergency, creando conforto e complicità, oltre che sollievo; donne che risvegliano il cuore dell’impegno politico, della passione per i diritti umani, raccogliendo canti e leggende di un passato che forse non è mai del tutto alle spalle; donne che scrivono, donne artiste, donne che creano imprese o impegnate in politica e negli Enti; donne di altre etnie, che si raccontano anche con la loro cucina, i loro abiti colorati, il loro coraggio nella scommessa dell’integrazione.
Una festa di donne che ballando, cucinando, cantando, leggendo, parlando e raccontando ci portano per mano, facendo crescere l’aspettativa, ad un grande evento sportivo, dove 300 atlete, bocciofile  di tutta Italia, si scontreranno per conquistare il titolo di Campionessa nazionale.

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