Archive for gennaio, 2010
Programmazione Organizzativa, incontro a Grosseto

Giovedì 21 gennaio alle ore 18.00 il Circolo Bocciofilo Grossetano ospiterà l’incontro/dibattito dal titolo “Patto di Programmazione Organizzativa delle Gare/Manifestazioni“. L’incontro vuole essere una occasione di riflessione e ripensamento sul tema delle gare locali per migliorarne l’organizzazione nel segno della collaborazione fra Società, in particolare quelle operative all’interno delle Province di Grosseto e Livorno. Oltre ai Presidenti delle Società interessate, saranno presenti i delegati Provinciali Ettore Ghini (Livorno) e Vilmano Gori (Grosseto) e il Presidente Regionale FIB Giancarlo Gosti.
Maggiori informazioni presso Circolo Bocciofilo Grossetano, via Salvator Rosa n. 9 – 58100 Grosseto Tel./Fax. 0564.493093.
Curiosità per bocciofili: in campo con l’IPhone


Non sarà certo sfuggito ai bocciofili più al passo con i tempi e la tecnologia che qualche tempo fa Castelstudio ha messo sul merccato un’applicazione per l’IPhone, il supertelefono della Apple, che si chiama BoulOmetre Petanque. Oui, c’est vrai! Basta con il morceau de bois! Basta misurazioni contestate e serate litigiose! I realizzatori del software sono ottimisti: pensano che basti scattare una foto per scoprire, grazie ad un cerchio ridimensionato intorno al pallino, quale boccia sia più vicina e proclamare con tranquillità il vincitore. Vediamo già il bocciofilo “doc” storcere il naso. Se qualcuno, comunque, volesse divertirsi a provare può farlo cliccando qui (accesso diretto alla pagina di Apple da dove è possibile scaricare l’applicazione al prezzo di 0,79 Euro). Poi, però, che ci mandi le foto!!!
Il libro del mese: Australian Cargo

Per il libro del mese stavolta ci trasferiamo in Australia grazie alle pagine di Alex Roggero che nel 2004 ha pubblicato per i tipi di Feltrinelli “Australian Cargo“. Oggi lo trovate anche in edizione economica qui sul sito dell’Editore. Sulla quarta di copertina leggiamo la sinossi: “La nave mercantile “Optimism” naviga attraverso i mari del mondo, seguendo una rotta di ventisettemila chilometri che parte da Sydney e finisce a La Spezia. A bordo, un solo passeggero, giunto in Australia seguendo pochi indizi: una manciata di fotografie e alcuni documenti ritrovati nel baule del nonno. La terra rossa d’Australia narrata e vissuta dai vagoni dell’Indian Pacific, il treno che attraversa per 4500 chilometri il continente, e poi in auto attraverso Queensland, lungo 3000 chilometri di piste nel bush, fino alle fattorie dell’outback. Sulla Grande Barriera, dove vivono le tartarughe giganti, termina il viaggio nel paese meno popolato del mondo, la “never-never land“, la terra che, una volta visitata, nessuno riesce a dimenticare”.
Quello che ci ha incuriosito nel testo è che l’autore/viaggiatore incontra sul suo cammino le bocciofile australiane e dice che “i circoli delle bocce sono una vera istituzione nelle città australiane. Qui la gente viene a socializzare, a bere e a giocare al pokey, il video poker. Per entrare bisognerebbe essere membri del club, ma per fortuna questa non è l’Inghilterra e tutti sono ben accetti”.
In Australia, terra che per molti anni ha accolto (non sempre a braccia aperte) gli immigrati europei, il gioco delle bocce è sempre molto diffuso. Ma come ci spiega Luigi Jorio nel blog di swissinfo “i migliori giocatori di bocce svizzeri e italiani non avrebbero alcuna chance in Australia. Da queste parti le bocce sono più pesanti da un lato, ciò che le fa rotolare lungo una traiettoria a rientrare. O ad uscire. Gli spettatori ai lati sono avvertiti.”

Maccheroni e bocce sbilenche - foto di Luigi Jorio - swissinfo
Bocce in Toscana su Facebook

Lo sport per tutte le abilità, un convegno a Firenze

Creare in Toscana centri di avviamento allo sport per persone con disabilità. E’ questo l’obiettivo di “Sporthabile”, un progetto che la Regione presenterà domani Martedì 12 gennaio al Nelson Mandela Forum di Firenze a partire dalle ore 9 nel corso di un convegno dal titolo “Sport insieme – Lo sport per tutte le abilità”. All’organizzazione dell’evento, insieme alla Regione hanno collaborato la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il Comitato Toscano Paralimpico, il Coni Toscana e il Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi. Interverranno, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l’assessore allo sport e alle politiche sociali Gianni Salvadori, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini, il vicepresidente nazionale del Coni e presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, il segretario generale del Cip Marco Giunio De Sanctis e il presidente del Coni Toscana Paolo Ignesti. Prevista la partecipazione di rappresentanti delle varie istituzioni politico-sportive a livello regionale, di federazioni, società ed enti di promozione sportiva, e di operatori scolastici.
Alle ore 13.30 ci sarà un buffet offerto dall’Associazione “Trisomia 21”. Prevista la partecipazione di rappresentanti delle varie istituzioni politico-sportive a livello regionale, di Federazioni, società ed enti di promozione sportiva, e di operatori scolastici.
Per consentire a tutti i partecipanti di seguire gli interventi è prevista la presenza di un traduttore per i disabili uditivi.
Cliccando qui si accede al comunicato stampa della Regione Toscana.
Le bocce al cinema: Via tutti!!!
Bocce, cinema e ironia. Ecco un’esilarante scena del film “Fantozzi – Il ritorno“: nono capitolo della saga fantozziana, realizzato nel 1996. È l’ultimo film di Fantozzi in cui compare Gigi Reder, il mitico Ragionier Filini. “Bocci, Filini, bocci!”
Le bocce, un futuro di ricordi
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Al via oggi, 8 gennaio, il progetto “Le bocce, un futuro di ricordi”. Rivolto agli alunni della classe 4ª e 5ª della scuola primaria e alle Società Bocciofile delle dieci Province toscane, il progetto si propone di recuperare e valorizzare la memoria e la storia del territorio e del gioco delle bocce attraverso attività ludiche e di gioco strutturato in uno scambio generazionale fra adulto e bambino che privilegi la condivisione, il rispetto delle regole, l’integrazione e l’inclusione sociale.
Le motivazioni del progetto
Un nonno, un bambino, fra giochi e parole. Com’era lo sport quando il nonno era un bambino? Giocava già a bocce? Andava a vedere le partite allo stadio oppure le ascoltava con la radiolina incollata all’orecchio? E quando passava il giro d’Italia com’era? Lui c’era?
F.I.B., Federazione Italiana Bocce, ha pensato di valorizzare il patrimonio di esperienza e ricordi che possiedono i propri soci e tesserati coinvolgendoli in un progetto che si muove fra sport e creatività.
Il progetto “Le bocce, un futuro di ricordi” si propone, infatti, di recuperare e valorizzare la memoria e la storia del territorio e del gioco delle bocce attraverso uno scambio generazionale fra adulto e bambino e di parlare di condivisione, rispetto delle regole, integrazione e inclusione sociale.
Il sostegno del CONI Regionale
Con questo progetto F.I.B. Comitato Regionale Toscana ha partecipato al bando per l’assegnazione di “Contributi per la realizzazione di progetti di politiche giovanili” promosso dal CONI Regionale Toscana nell’ambito del programma “Sviluppo delle Politiche Giovanili” della Regione Toscana classificandosi al secondo posto su circa cinquanta progetti presentati.
Oltre al CONI Regionale hanno dato la propria adesione al progetto le nostre Società affiliate di tutte le Province toscane che collaborano con le scuole. Hanno manifestato interesse a partecipare alla realizzazione del progetto diverse Associazioni e Fondazioni sportive e culturali. Al contempo l’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze e della Fondazione Museo del Calcio.
La metodologia
“Le bocce, un futuro di ricordi” è rivolto agli alunni della classe 4ª e 5ª della scuola primaria e alle Società Bocciofile delle dieci Province toscane. La collaborazione fra le scuole e le società crea e sviluppa una rete che migliora i processi di partecipazione sul territorio e apre al dialogo mondi spesso distanti. Un educatore, formato presso F.I.B. Regionale Toscana, attraverso incontri con la classe, presenterà e guiderà di volta in volta le lezioni del progetto: attività ludiche con il coinvolgimento di adulti e bambini; attività di gioco strutturato con la partecipazione di coppie formate da un nonno/nonna e un bambino/bambina; attività di scoperta guidata, di ascolto, di ricerca tramite il lavoro individuale con la stesura di un diario degli incontri, nel quale dovranno essere riportate impressioni personali e commenti sull’esperienza.
Il “Nonno/a FIB”
Le società bocciofile si apriranno ai ragazzi e li accoglieranno per mettere in pratica i giochi e condividere l’esperienza sul campo. Per questo, la F.I.B. ha pensato e istituito una figura dedicata ad accompagnare i bambini lungo il percorso di conoscenza del mondo dello sport bocce, un adulto (ma non obbligatoriamente un nonno/a vero) in grado di stabilire relazioni di reciprocità e di fiducia. Il progetto che, ad una prima lettura, sembra avere come beneficiari solo i ragazzi, si propone, invece, di diventare un’opportunità di crescita, di miglioramento e di messa in atto del proprio patrimonio di competenze per gli adulti. E ancora, raccontarsi ai più piccoli con coraggio e trasporto per ritrovare emozioni dimenticate e riscoprire valori e aspettative che hanno spinto alla pratica sportiva, può diventare un momento per raccogliere energie e ripensare la propria partecipazione all’interno delle società sportive.
Il diario
Il progetto prevede, inoltre, che questo scambio generazionale ed esperienza di condivisione di ricordi e spazi, giochi e aspettative venga riportata dai ragazzi in un diario. L’utilizzo del diario, strumento intimo di rielaborazione di sé, ha una funzione pedagogica e comunicativa di lunga tradizione utilizzata già in tempi antichi. Ci immaginiamo pagine piene di parole colorate, disegni, foto, fiori secchi, carte di lecca-lecca o biglietti dell’autobus usati. Abbiamo preparato un bando di concorso, “Un diario di giochi e parole”, e raccoglieremo i diari prodotti dai ragazzi: quello che racconterà meglio l’esperienza verrà premiato con una gita al Museo del Calcio di Coverciano di Firenze. Per sottolineare i valori di cui il progetto si fa promotore, il premio viene esteso a tutta la classe del vincitore.
Evento conclusivo
Il Museo del Calcio di Coverciano è stato scelto come sede della giornata conclusiva del progetto, prevista per il 27 Marzo 2010. Qui avrà luogo la premiazione del concorso dedicato ai diari e sarà organizzato un torneo al quale parteciperà la classe dell’alunno premiato e una rappresentativa di tutte le classi partecipanti al progetto. All’evento saranno presenti numerose personalità del mondo sportivo.
Le bocce su La Repubblica
Il 2010 si apre con una piacevole sorpresa. Il giornalista Michele Smargiassi pubblica, infatti, su R2 di Repubblica un ampio reportage dedicato a mondo delle bocce.
“Certo, le bocce permettono una longevità atletica notevole (nelle gare semi-pro ci si iscrive fino ai 45 anni) e questo tiene elevata l’età media. Ma c´è una nuova leva di bocciatori italiani, si vede anche dai titoli mondiali, diecimila ragazzi under-18 nei campionati ufficiali, merito forse di una nuova specialità, la navetta, evoluzione del volo (o lionese), che rispetto a quelle tradizionali (l´antica raffa e la metallica petanque) è più spettacolare e movimentata. Persino il linguaggio della politica, che ultimamente non brilla per attenzione al mondo reale, sembra aver preso atto di questi successi. Se a Umberto Bossi, anni fa, durante una faticosa votazione al Senato scappò detto «non stiamo mica eleggendo il presidente di una bocciofila», Pierluigi Bersani qualche mese fa ha ipotizzato proprio il «modello bocciofila» per il suo Pd. Il pregiudizio si ribalta, i luoghi comuni “sentono” il movimento. «Se è per questo», obietta Rizzoli, «nel linguaggio della gente normale le bocce sono da sempre un simbolo positivo: “a bocce ferme”, “andare a pallino”… Purtroppo, gli sport famosi restano quelli che rendono omaggio al dio denaro».
Il resto dell’articolo lo trovate sull’edizione odierna di La Repubblica.












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